Dal film Mine una metafora per la tua vita

Scritto il 29 Gennaio 2020

Trovo questa scena una metafora meravigliosa per descrivere ciò che accade all’uomo quando si allontana dalla sua vera natura. La peggior cosa potrebbe essere il ripiego verso obiettivi esclusivamente materiali, come la guerra, la competizione fine a se stessa e la devastante alimentazione dell’ego.  

Chi siamo noi? Qual è la nostra casa ? Perché scegliamo di allontanarci?  

Non siamo forse un concentrato d’amore universale ? Lo stesso con cui siamo stati creati? Quando le scosse della materia ci portano a dimenticare ci allontaniamo e cominciamo a brancolare tra i falsi obiettivi. A volte finiamo con un piede su una mina e non sappiamo neppure rispondere alla domanda ” ma come diavolo ci sei finito/a ?”   

Perché siamo in guerra ? 

Questo  accade a Mike nel film Mine.  Come noi del resto, a volte facciamo ciò che facciamo solo perché spinti  da un’inerzia subdola e silenziosa.  Pensi  di combattere la guerra per una buona ragione e poi scopri che non ce n’è mai stato bisogno. Ci vorrà la saggezza di un berbero (uomo libero) per incalzare il soldato nel profondo e illuminarlo sulla vera ragione del suo smarrimento.

In fin dei conti Mike non ha messo il piede sulla mina perché è in guerra, ma quella sua condizione è la sintesi di tutte le scelte fatte in passato e che ha origine in quel punto dal quale tutta la sua fortuna o sfortuna proviene.  Quel punto è l’amore. Se ti allontani prima o poi finirai per mettere un piede su una mina.

Allontanandoci  da casa dimentichiamo la nostra origine più primordiale e alle volte abbiamo bisogno di una pericolo imminente per ricordarci la strada del ritorno e poter fare il prossimo passo nella direzione giusta.  

La soluzione non è scappare, la soluzione è perdonare.

“Per questo sei qui Mike!” gli dirà abbracciandolo il padre violento sul finire del film. Quello stesso padre che aveva picchiato la madre più e più volte, lasciando in lui traccia della stessa violenza. Sono fermamente convinto che ciò che ci accade sia solo un artefatto dell’Universo per riportarci a casa.

Situazioni paradossali ed estreme come la malattia, il pericolo della morte e il dolore in tutte le sue forme, nient’altro sono che segnali di richiamo. La tua origine ti sta chiamando.

Molte anime su questa terra arrivano in pace e si ritrovano in guerra. Prima di tornare indietro verso l’origine attraversano  la valle del dolore.Le sovrastrutture che avvolgono la nostra vera essenza , che è amore allo stato puro, diventano la pelle con cui sfioriamo il mondo. Sentiamo caldo o sentiamo freddo perché i nostri sensori percettivi si sono adeguati alle corazze che ci siamo creati. Ma noi siamo molto di più.

 Siamo come un fiore prima di sbocciare  

Siamo come l’acqua prima di sorgere  

Siamo come l’oro prima dell’estrazione  

Come ci siamo finiti con un piede su una mina ? 

Un lento processo innaturale di addormentamento che potrebbe essere bloccato sul nascere, ma da piccoli siamo deboli per rifiutarlo. Fiale di confusione ci vengono iniettate da coloro che confusi lo sono già perché a loro volta sono stati sedati da altri addormentati, che a loro volta ….. e potremmo non finirla mai.  

Il padre di Mike è solo un miraggio in un deserto infuocato, così come lo è quel berbero e tutti i demoni del passato che lo affliggono  nelle ultime ore di quella che pare una morte quasi certa.In quei momenti, se non abbiamo vissuto una vita totalizzante, facciamo i conti con le nostre paure, con i rimpianti, con quello che avremmo voluto essere e invece, non siamo stati.

Forse allora, vale la pena ricordare la ricerca di Bronnie Waire, l’infermiera che ha assistito centinaia di malati durante lo stadio terminale e ascoltandoli  ha scoperto  5 rimpianti che tutti loro hanno avuto. Tutti alla fine hanno detto: Avrei voluto

-rendermi più felice

-rimanere in contatto con gli amici

-avere coraggio di esprimere i miei sentimenti

-non lavorare così duramente

– vivere la vita come volevo io e non come volevano gli altri

Non è mai troppo tardi per riprendere il cammino. Se può servire chiediti una serie di ininterrotti “perché?” e comprenderai il nocciolo della questione : abbiamo dimenticato la nostra vera essenza, ovvero particelle d’amore unite ad altre particelle d’amore.

Lascia entrare questa consapevolezza nella tua vita e la sopraffazione di questo mondo si dissolverà  lasciando spazio alla speranza. Mike ha avuto bisogno di essere ad un passo dalla sua morte per capirlo, scegliendo un’esperienza dolorosa. Ma non è sempre necessario. Rifletti con me, se vuoi scrivi le risposte: 

Quali sono le tue mine ?  Perché ci sei finito/a sopra ?  …e perché? …perché? …perché?  

Forse scoprirai che anche tu hai dimenticato chi sei  e senti di avere un piede su una mina, ma non hai scelta amico/a mia devi trovare la strada di casa, devi fare il prossimo passo. 

Qui spoilero di brutto, quindi continua solo se sai ….. che mi vorrai sempre bene 🙂

La metafora trova il suo massimo significato nel finale e  mi vergogno quasi a spiegarla, sciupando la sua potenza e commettendo un sacrilegio. L’oggetto che ha calpestato Mike non è una mina, è un barattolo  e ad un tratto tutto si risolve in un’illusione. Che insegnamento ragazzi!!!

Mentre la sofferenza, il travaglio e il perdono sono reali e appartengono al corpo che piange lacrime vere, forse la lezione migliore  per noi è che quando pensiamo di essere spacciati, di essere immobilizzati dalle nostre paure e dai nostri demoni, c’è sempre una speranza. Se hai paura di fare il prossimo passo, pensa a questa scena, quella che credi sia una “mina” potrebbe essere un semplice barattolo.

Continua a camminare con fede verso casa, verso la luce e verso l’amore 

Noi ci rivediamo in giro (forse proprio lì) 

Virginio

p.s : un grazie speciale a Pierluigi Maggio un “filmatrixiano” che mi ha suggerito la scena

p.s.s: qui trovi le risorse che ho creato per fare insieme una parte del viaggio. Il libro FILMATRIX ( https://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__filmatrix-virginio-de-maio.php?pn=6035 ) 

 

testimonianze

fiammettarecensioni filmatrix

 






17 Commenti a "Dal film Mine una metafora per la tua vita"

  • maria
    15 Aprilee 2017 (7:59)
    Rispondi

    grazie, ho comprato il libro e grazie, non ho altre parole. Il diamante resta sempre splendente quando è stato ripulito dalla polvere, le parole vere che sono parte di noi risplendono quando le comprendiamo

    • Dario
      12 Maggio 2017 (18:42)
      Rispondi

      il perchè è uno strumento molto profondo per scoprire i motivi che ci “muovono” verso l’azione. Grazie un prezioso consiglio

      • Cristina
        16 Gennaio 2024 (9:32)
        Rispondi

        Leggo molto volentieri i commenti e guardo le scene dei film che mi emozionano ogni volta,al momento non riesco ad affrontare certe paure …..

  • filmatrix
    8 Giugno 2017 (11:58)
    Rispondi

    Grazie Virginio,
    è giunto esattamente nell’istante nel quale vivevo la stessa scena nella vita reale… sincronismo da 3D

  • rosella
    30 Giugno 2017 (12:02)
    Rispondi

    Grazie …….sono rimasta senza parole, non c’è nulla da aggiungere. Grazie

    • Virginio De Maio
      3 Luglio 2017 (18:35)
      Rispondi

      ciao Rossella ci rivediamo in giro

      • Manuela Beggiato
        28 Ottobre 2021 (18:02)
        Rispondi

        Grazie Virginio oggi hai toccato le mie corde scoperte.
        Mi sento in trappola in una vita che non mi appartiene o meglio che chiunque voglia che io viva snaturando la mia natura.
        Il caso ha voluto che questo avvenisse non solo moralmente ma anche fisicamente.
        Sono riusciti a togliermi anche la dignità di donna e non perché l’ho consentito ma solo perché ero in un letto di ospedale e mi hanno obbligato a fare la pipi a letto dentro i vestiti.
        È stato davvero umiliante.
        Il conflitto nasce dal fatto che non voglio vivere né essere come loro, la società, il mondo vorrebbe io fossi.
        Non sono così è non lo sarò mai.
        Sto bene solo mezzo alla natura e con gli animali.
        In questo momento non riesco più a stare bene in mezzo agli esseri umani.
        Mi fanno schifo…è pensare che ho sempre amato l’essere umano in quanto tale è degno della vita. Ho sempre cercato la parte migliore di esso anche nei soggetti difficili.
        Credo sia giunto il momento di cercare Il mio posto nel mondo. Questo non mi appartiene ora.
        La motivazione è la spinta ci sono ancora ma non ci sono io qui e ora. Questo mondo non mi appartiene.

        Scusa lo sfogo ma tu puoi capire.

        Grazie

        Manuela

        • Marina Rosiello
          19 Luglio 2022 (1:42)
          Rispondi

          Carissima Manuela, sono molto addolorata per la tua condizione, per la tua perdita di indipendenza e di autonomia, mi sembra di capire.
          Ma sono qui a scriverti affinché tu possa ritrovare la fiducia negli esseri umani.
          Ti abbraccio.

  • gianni
    12 Agosto 2017 (19:36)
    Rispondi

    stupenda riflessione

    • Fabio
      6 Ottobre 2021 (17:52)
      Rispondi

      Non c’è altro da aggiungere, stare in silenzio, ascolto la mia Anima, proseguo il cammino da adulto che Io Sono, fiducia,speranza e tanta fede.
      Rendo grazie.

  • lucia
    14 Ottobre 2017 (19:27)
    Rispondi

    ho guardato il video e trovo sia molto interessante.alla prossima!!!

  • Maria Luisa
    17 Dicembre 2020 (17:34)
    Rispondi

    Video che scava in profondità. Non sempre dobbiamo emozionarci per apprendere qualcosa da una sequenza. Questa porta a delle profonde riflessioni
    Quello che le parole dell’ UOMO LIBERO ci trasmettono sono una potente lezione di vita
    Un pugno nello stomaco. Quante decisioni non abbiamo preso per compiacere gli altri, per paura di un futuro incerto.. E quanto è facile riconoscerlo ora che quelle scelte non le potremo più fare…
    Ma abbiamo ancora tanto tempo davanti.
    Mi viene in mente la frase di un altro video :
    ” Cerca di capire quello che vuoi davvero e chiedilo apertamente ”
    Il sunto di questo potrebbe essere
    “Cerca di capire ciò che conta veramente per te nella tua vita e imbocca quella strada”

  • Marcello
    19 Marzo 2022 (12:16)
    Rispondi

    Tutta l’umanità è sempre stata su un barattolo e adesso la guerra in Ucraina è il colossale barattolo, che tutti vogliono convincerci sia una mina. Invierei questo breve filmato a Putin e Zelensky, ma non credo ne comprenderebbero il significato, comunque c’è sempre la speranza che incrocino nel loro deserto un saggio berbero…
    Ci rivediamo in giro.

  • Cinzia
    20 Aprilee 2022 (18:07)
    Rispondi

    Quali sono le tue mine ? Perché ci sei finito/a sopra ? …e perché? …perché? …perché?
    Il punto è l’amore…tornare a casa…tornare alle origini….

  • Marina
    22 Luglio 2023 (19:37)
    Rispondi

    Molto bello, grazie… C’è sempre la speranza di capire gli errori… e cambiare vita…

  • PIETRO
    5 Ottobre 2023 (12:21)
    Rispondi

    grazie.

  • Elena
    12 Ottobre 2023 (14:26)
    Rispondi

    Grazie Virginio per questa scena e l’accompagnamento con le tue riflessioni….il finale era inevitabile comunicarlo.. è stato proprio leggendolo che tutte le resistenze sono precipitate! Grazie grazie grazie. Elena


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