Ciò che ci infastidisce è la strada Maestra

Scritto il 27 Marzo 2023

Spesso mi capita di vedere un film e di non coglierne subito il messaggio, però qualcosa mi resta dentro per diversi giorni, come una sensazione viscerale che mi informa di una mutazione in atto. 

E’ accaduto con “Everything Everywhere All at Once” nella sua prima versione uscita al cinema nell’autunno del 2022. 

Fu una visione controversa, quindi lasciai sedimentare. Oggi a distanza di molto tempo e dopo ben 7 premi oscar, posso dire che il film mi stava offrendo l’opportunità di immergermi in un viaggio mistico alla ricerca di un grande insegnamento: 

Ciò che ci infastidisce è la strada Maestra. 

Evelyn ha sempre odiato il carattere “debole” del marito attribuendogli gran parte dei loro problemi. Gestiscono una lavanderia a gettoni, l’attività è sorvegliata dall’equivalente Agenzia delle Entrate e rischia di essere pignorata, il padre di Evelyn è molto esigente è si aspetta di festeggiare per bene il suo compleanno, intanto la figlia Joy cerca di farle accettare la relazione con la sua compagna. 

Insomma la vita di Evelyn è un disastro, lontana mille milioni di miglia da ciò che avrebbe voluto fare, essere, vivere. 

Ad un certo punto, per una serie di fantastici avvenimenti che trascuro volentieri,  la trama del film si diffonde in una miriade di mondi, dimensioni e vite, portando con sé l’invito a contemplare l’unicità e le connessioni di ciascuno di noi nel vasto e intricato tessuto del multiverso. 

Il concetto stesso è ampiamente discusso e sostenuto dalla teoria delle stringhe, secondo la quale esistono molteplici universi paralleli che si sviluppano in maniera indipendente l’uno dall’altro, a seconda delle scelte che abbiamo fatto. Ricordi “Sliding Doors?” 

Ci siamo sposati e la nostra vita ha preso una piega, ma se non l’avessimo fatto ne avrebbe preso una completamente diversa. 

Abbiamo scelto il lavoro come dipendenti in quell’azienda e ha preso una piega. Abbiamo desiderato dei figli e ha preso una piega. 

Analizzando tutte le “pieghe” principali della sua vita ci ritroviamo con Evelyn ad incontrare tutte le sue possibili versioni che si diramano in altrettante possibilità.

I registi presentano questa affascinante teoria in modo creativo ed emozionante, invitando lo spettatore ad abbracciare l’infinito potenziale delle sue stesse vite. 

In questo turbolento, caotico ed emozionante percorso, ciascuna delle incarnazioni della protagonista rappresenta una sua caratteristica particolare: coraggio, compassione, intelligenza, ambizione, ed egoismo. 

Il film ci pone una miriade di domande delicate: 

Quale di queste versioni sta prevalendo? 

E quali risultati sta ottenendo questa versione di noi stessi? Ne siamo soddisfatti? 

Come possiamo completare la versione di noi stessi per avere una vita appagante ed armonica? 

La ricerca di armonia tra gli aspetti contrastanti della nostra personalità, tra le esigenze del nostro io interiore e le aspettative del mondo esterno è una sfida comune nella vita di tutti noi.

In questo senso, “Everything Everywhere All at Once” ci invita a percorrere la strada del guerriero spirituale, che attraverso la disciplina, l’auto-osservazione e l’auto-compassione, cerca di ottenere la completezza e l’equilibrio.

La protagonista si rende conto che unire le forze con le diverse versioni di sé stessa è la chiave per la guarigione. Solo attraverso la comprensione delle molteplicità presenti nel suo essere può raggiungere la verità e fare la scelta giusta. Alla fine come ci riuscirà? 

Grazie ad un Maestro! Ed ecco arrivare la più grande lezione del film, ai più sfuggita, e che ho potuto agguantare grazie a mesi di sedimentazione, come la neve che lentamente scende, e lentamente si posa, e lentamente si scioglie: 

Colui che per Evelyn rappresentava la causa, l’origine di tutti i suoi problemi, nella vita principale, si manifesta in altri mondi come un uomo deciso, saggio che agisce con “gentilezza” e “positività” non per debolezza, ma per strategia. 

“quando scelgo di vedere il lato positivo delle cose, non lo faccio perchè sono ingenuo, è strategia, necessità, è così che ho imparato a sopravvivere a tutto”

“l’unica cosa che so però, è che dobbiamo essere gentili. Per favore siate gentili, soprattutto quando non sappiamo cosa sta succedendo”  (ringrazio la mia amica Anna Maria Palma per il grande lavoro che porta avanti in Italia sulla gentilezza>> info)

Evelyn finalmente vede nel marito la parte che le manca. Capisce il motivo per cui ha incrociato quell’uomo sulla sua strada, affinché le mostrasse un lato di sé che aveva represso, la sua ombra, e una volta integrata tutto avrebbe avuto un senso. 

Questo concetto di unità interiore e di armonizzazione degli aspetti diversi del sé può essere comparato alla pratica spirituale dell’integrazione di Jung.

L’insegnamento più grande che ne ho tratto è che guardando intorno a noi, osservando le persone che ci hanno fatto soffrire, o semplicemente i tratti che ci “infastidiscono” di coloro che amiamo, possiamo intraprendere un grande cammino di completamento.  

Il più grande Maestro è sempre al nostro fianco. Guardiamo avanti, guardiamo indietro e non vediamo nulla perché è al nostro fianco. 

Spesso le soluzioni sono in famiglia, nelle radici, nel percorso genitoriale e relazionale che ci siamo scelti. 

Chiediti cosa mi infastidisce del mio partner? E di mio figlio o figlia? E di quella mia amica o amico? 

Rispondendo è probabile che troverai qualche tratto della tua “personalità” che hai represso, o che forse sta vivendo in una dimensione parallela, e la persona che te lo sta mostrando è arrivata PER te, per farti da specchio, insegnarti ad accettarlo, perdonarlo e integrarlo.  

Evelyn grazie al marito scopre una “possibilità” che prima non le apparteneva, ovvero quella di essere gentile, e quella sarà la soluzione.

Spesso ciò che ci infastidisce negli altri, è la soluzione per noi, alquanto palesemente, perchè quando dici “Ah no! io non sono fatta così, io sono l’opposto!” stai dicendo che sei incompleta e il vero percorso spirituale consiste nel diventare “lo yang” se sei “lo yin”. Può essere amara questa verità, ma è comunque una verità.

Il più grande fraintendimento nel percorso di guarigione spirituale è  “sii te stesso o te stessa”. Ok “essere se stessi” è una bella cosa, ma se si hanno parti di sé, sconosciute, mancanti o in ombra, il guerriero spirituale lavora per l’integrazione. 

Il film “Everything Everywhere All at Once” è un trampolino di lancio per approfondire questioni fondamentali della vita umana: l’unicità delle dimensioni parallele, la ricerca dell’autorealizzazione e l’integrazione dell’ombra, e il confronto tra gli opposti interiori. 

Ringrazia ogni “yin”, se sei uno “yang” 

muoviti per essere flessibile, supera le limitazioni imposte dal tuo pensiero e riconosci il tuo  potenziale infinito nel grandioso schema dell’universo. 

Noi ci rivediamo in giro 

Virginio 

p.s.: il metodo Filmatrix è unico nella sua efficacia per l’integrazione degli opposti. Dai un’occhiata al programma >>> FILMATRIX LIFE  

 

 

 






14 Commenti a "Ciò che ci infastidisce è la strada Maestra"

  • Francesca
    28 Marzo 2023 (15:29)
    Rispondi

    Caro Virgilio, cari compagni del life.. questo tuo articolo meraviglioso arriva proprio oggi, una giornata davvero speciale per me, il giorno della mia rinascita.. 15 anni esatti dopo un intervento sperimentale che mi ha fatto rivedere la luce dopo tanto buio, offrendomi un’altra possibilità. Vorrei dirti, dirvi che poi c’è stato il lieto fine ma non posso. Ci sono state altre cadute, altri errori, altro dolore e oggi dopo aver visto la scena e aver letto quello che hai scritto, capisco ancor di più quanto la mia vera rinascita avvenga ogni giorno nell’abbracciare quelle ombre, quelle fragilità, quel buio e nel permettergli di guidarmi.

    • Virginio De Maio
      28 Marzo 2023 (16:26)
      Rispondi

      sei straordinaria Francesca! sento la tua forza leggendo le tue parole…trovo forza anche io, grazie e avanti tutta continuiamo a camminare insieme

  • Massimo
    28 Marzo 2023 (15:54)
    Rispondi

    Caro Virginio, sono sempre più colpito dai tuoi commenti. Riesci a veder il bello anche in un film che io avrei definito piuttosto discutibile nelle scelte operate dalla sceneggiatura. Non mi sento di consigliarne la visione, nonostante lo abbia visto invogliato dai 7 premi oscar collezionati per merito della critica cinematografica. Nonostante il pubblico non sia proprio di questo avviso, ho seguito i consigli dei motori di ricerca ed ho assistito a oltre 2 ore e 20 di spettacolo ma solo attraverso la clip di questo articolo, ho compreso il senso che probabilmente il regista e lo sceneggiatore hanno voluto dare al film.
    La gentilezza l’amore risuciranno a prevalere in questa nostra società in cui questi valore fondamentali sembrano smarriti. Dico sembrano perchè, dopo aver incontrato il progetto Filmatrix, mi sono convinto del contrario. Ci sono ancora uomini e donne su questo pianeta che hanno a cuore l’evoluzione di tutta l’umanità. Perchè andare al cinema e scoprire che non si tratta solo di uno spettacolo di intrattenimento, può fare la differenza. Grazie a Virginio e a tutto lo staff.

    • Virginio De Maio
      28 Marzo 2023 (16:30)
      Rispondi

      caro Massimo ..io sono sempre più convinto che il nostro incontro era programmato nelle tracce dei nostri destini. Tu aiuti me, io aiuto te ed evolviamo insieme. Sai che anche io all’inizio non ci avevo trovato nulla di buono? Ho dovuto aspettare, rivederlo, e poi il significato mi è arrivato qualche giorno fa. Prima non ero pronto. Guarda più passa il tempo e più credo che ci sia qualcuno che lassù muove le valvole dell’ispirazione …alcuni periodi guardo film e non mi dicono niente, altri periodi mi parlano. Speriamo lo facciano sempre più spesso… Ti abbraccio Massimo e ci sentiamo per le nostre cose !

  • Giovanna Casolaro
    28 Marzo 2023 (16:33)
    Rispondi

    Per la mia esperienza posso dire che dalle due affermazioni del protagonista, vedere il lato positivo delle cose per strategia o necessità ed essere gentili soprattutto quando non sappiamo cosa sta succedendo, in entrambi i casi è necessario mettere in campo uno sforzo psicofisico che come tale non può essere naturale o integrato facilmente. Ecco perchè a volte ci riesce di essere gentili e positivi altre volte no. Pratico il buddismo da dieci anni e posso affermare con certezza che arrivare con naturalezza ad accogliere con positività i difficili accadimenti della vita o essere gentili davanti a chi ci dimostra indifferenza o ci aggredisce ad esempio, è frutto di un lungo lavoro su di sè e di una visione profonda della vita, senza la quale finiamo col RE-agire in automatico alle provocazioni esterne o sforzarci di apparire quello che non siamo o sentiamo. Grazie di questi bellissimi spunti Virgilio.

    • Virginio De Maio
      29 Marzo 2023 (10:45)
      Rispondi

      esatto Giovanna, ed è questa la strada. Fare questo lavoro ci permette di avere tutta una serie di benefici collaterali che oggi non possiamo vedere. E’ un po’ come il film “Karaté Kid” in cui il Maestro fa fare a Daniel Larusso dei movimenti con le meni apparentemente inutili, ma che poi si rivelano straordinariamente efficaci allo scopo della lotta. Grazie a te per il tuo contributo ..ci rivediamo in giro

  • claudio pini
    28 Marzo 2023 (16:35)
    Rispondi

    caro Virginio, proprio stamane durante un commovente incontro/sessione una cara amica mi ha parlato di questo film, come un dono bellissimo. Così è il tuo contributo, prezioso!!! Dopo 37 anni di lavoro a tempo pieno con le anime incarnate, felice della mia vita e sentendomi pronto in qualsiasi momento a “tornare a casa” sono precipitato in un inferno che per parecchi mesi non ha avuto tregua. Nulla degli strumenti coltivati per una vita pareva servire. Il consiglio che mi arrivava dai cieli, accettazione, pazienza, fede che un mattino mi sarei svegliato ritornato in me; e così è accaduto incredibilmente e sono ritornato all’opera, un’altra vtta in questa vita, giorno per giorno con la gratitudine e l’amore in azione come fari. Mi sento parte anche di questa bella famiglia di filmatrix e vi saluto con il saluto arricchito che il cerchio del fuoco ci abbracci e ci unisca nei corpi, nelle menti, nell’anima nello spirito claudio

    • Virginio De Maio
      29 Marzo 2023 (10:47)
      Rispondi

      Caro Claudio la tua profonda esperienza sarà di aiuto a tantissime altre anime, sii sempre compassionevole con te stesso e grazie per lo spirito di servizio e la luce che emani. Sei un vascello perfetto per le intenzioni dell’Universo. Grazie

  • Antonio
    28 Marzo 2023 (20:15)
    Rispondi

    Caro Virginio, con stupefacente sincronismo, ancora una volta, mi arriva questa tua luminosa riflessione.
    Nel mio recente viaggio di consapevolezza sto lavorando sulle mie “ombre”: mio padre, mia madre, mia moglie, mia figlia, i miei amici, le/i mie/i colleghe/i…
    Proprio oggi pomeriggio ho lavorato su queste ombre…e LA GENTILEZZA è un seme che ho imparato a coltivare e che dà i sui frutti a/con me stesso e a/con le persone che mi circondano.
    La stessa gentilezza che sento qui e adesso con questa tua condivisione e nel condividere queste mie “scoperte” con questo straordinario gruppo di belle anime in viaggio.
    Sono felice di essere qui con voi in questo momento.
    Un abbraccio

    • Virginio De Maio
      29 Marzo 2023 (10:48)
      Rispondi

      Ti ricordo come una persona estremamente gentile Antonio. Non abbiamo parlato per molto nei nostri fugaci incontri a Pompei, ma la gentilezza è energia …e arriva. Un abbraccio grande

  • Maurizio
    28 Marzo 2023 (20:23)
    Rispondi

    Splendida scena meditativa !
    Scopri cosa ti fa arrabbiare dell’altro e bacialo perché ti sta indicando la strada 🥂

    • Virginio De Maio
      29 Marzo 2023 (10:50)
      Rispondi

      ..brindo con te Maurizio! E al prossimo brindisi di persona ..ad Ascoli il 5 luglio 23′ ..segna la data. Ci rivediamo in giro

  • Giuseppe Carkesi
    29 Marzo 2023 (0:23)
    Rispondi

    Ciao Virginio, non sai quanto sollievo ho provato questa sera a vedere la scena e leggere il messaggio del custode. La mia ricerca va avanti e come te sento che qualcuno guida la mia ricerca, devo dire che ha avuto e ancora oggi ha tanta pazienza, spesso mi sembra di smarrire la strada, poi improvvisamente spunta un testo, un libro, un video, una musica, una telefonata, un incontro ed ecco che tutto ritorna al proprio posto, ecco perché quando leggo quello che scrivi mi sembra di ascoltarti e la sensazione di inconsapevole profondità si impadronisce di me. E’ proprio vero che guardando le cose che negli altri non ti piacciono spesso sono quelle parti di te con le quali prima o poi dovrai fare i conti. Ringrazio te e anche tutto il tuo staff per questo immenso lavoro di risveglio e di presa di consapevolezza che spesso noi smarriamo e tu con la tua gentilezza ci prendi per mano e ci riporti sulla via maestra!

    • Virginio De Maio
      29 Marzo 2023 (10:52)
      Rispondi

      Giuseppe abbiamo tanto da condividere, continuiamo insieme su questa strada perchè scambiamo energia a vicenda e questo ci aiuta. Grazie per esserci ..sempre e prima o poi verrò a prendermi un altro dei tuoi abbracci


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