Dal buio alla luce: un “film” di sola andata !

Scritto il 25 Marzo 2020

Questi sono i film che mi piacciono. I film ispirati a storie vere e che si difendono dallo scetticismo di chi pensa “è solo un film”. Proviamo a dire “è solo un film” ad Aron Ralston il protagonista di “127 ore”. Tanto è il tempo trascorso, bloccato in un canyon da una roccia caduta sul suo braccio. Aron ha visto passare davanti ai suoi occhi la sua vita, il mistero, la missione, il futuro, prima di fare una scelta difficilissima che la maggior parte di noi non avrebbe avuto il coraggio di fare,  lasciandosi morire.

(Questo è il vero Aron interpretato nel film da James Franco)

 Perché mai la sua storia finisce su un blog come Filmatrix che parla di Spiritualità?

Perché non esiste nessun percorso spirituale, nessun “sé” da riscoprire, nessun posto dove andare: il regno di Dio è già qui e Aron lo stava vivendo senza riuscire a vederlo. Tu , io, noi  riusciamo a vedere le nostre fortune ? Forse alla fine di questo articolo avremo un barlume di cosa voglia dire sentirsi ricchi dentro. 

Aprile 2003 Aron parte, come spesso fa, per un’escursione in solitaria. Quella mattina, vivendo la sua routine e senza dar retta al fatto di essere vivo, non risponde alla madre che lo chiama affettuosamente per salutarlo. Quanti di noi si comportano così ? Quanto è dura trascendere tutto ciò che continuiamo a leggere sui libri, per mettere in pratica un briciolo di “spiritualità pratica”? Purtroppo per Aron però, quella mancanza gli sarebbe costata cara, perché nessuno avrebbe saputo dove sarebbe andato quel giorno e nessuno lo avrebbe cercato.

Mentre era in giro sul Gran Canyon cade, e subito dopo lo fa anche una roccia bloccando il suo braccio destro. Da quel momento inizia un calvario durato 127 ore: allucinazioni, ricordi, panico. Un lento ed inevitabile  scorrere del tempo verso la morte. Aron le prova tutte, dal costruire un paranco a scalfire la pietra, ma nulla sembra cambiare di un solo millimetro la situazione.

E’ il sole, il primo grande rimpianto di Aron.

Noi che lo diamo sempre scontato, riusciamo ad immaginare quale gioia può essere godere dei raggi del sole ?

Poi il pensiero va ai genitori, alle persone che ama,  ma più passa il tempo e più deve prendere consapevolezza che si è trattato di una sua scelta.

Dall’inizio alla fine, non si è trattato di un incidente ma dell’esecuzione perfetta di un destino delineato ancor prima della sua nascita. Qualcosa l’ho portato lì, a fare i conti con quella roccia, ad affrontare il lato più buio di se stesso.

La vita l’ha voluta vivere così, da spirito libero, allontanando chi lo amava, con un carattere schivo. Quella mattina non aveva risposto alla madre, non aveva detto al suo amico dove sarebbe andato, sempre alla ricerca di una solitudine senza neppure conoscerne il motivo. Ecco la paura più grande di Aron si è materializzata in un evento determinante.

Qui c’è la svolta della storia che pochi hanno colto, ma che mi ha spinto a recensire questo film per la nostra raccolta. Aron deve decidere se lasciarsi andare e accettare il destino che si è palesato, oppure fare una scelta che possa spostare quel destino su altre linee di possibilità.

Quante volte noi ci troviamo di fronte alle stesse domande? E’ giusto o meno arrendersi alla nostra storia ? Siamo noi che decidiamo quale “piega” dare alla nostra vita, oppure è tutto già scritto ?

Il caso è il nome che Dio usa quando vuole restare anonimo. Einstein

Ed è per caso che un sogno premonitore riporta la speranza in quell’anfratto buio. Aron si vede immerso nella luce con un bambino sulle spalle. Chi è quel bimbo? Cosa ci fa lui così sorridente con un bambino sulle spalle?

Una forte sensazione di speranza pervade il suo corpo. Sarà forse quello un segno del divino? Forse non è finita davvero. Forse quell’esperienza è servita per lasciarsi il passato alle spalle ed aprirsi ad un futuro luminoso. Se tutto questo fosse energia, allora vedremo un gesto ispirato, forse doloroso, forse pieno di grazia, ma in ogni caso capace di risollevarci dalle tenebre. E’ quello che fa Aron tagliandosi l’avambraccio.

Tutto il dolore, la sofferenza, lo strazio serviranno per la sua rinascita. Sul finire del video assistiamo alla sua gioia di avere una mano in meno, ma una vita in più. Diversa, ricca, consapevole.

Finisce sempre così. Attraversando la sofferenza si rinasce e non solo nelle storie vere raccontate nei film, ma nella vita di ognuno di noi.  La premonizione di Aron si rivelò essere vera. Dopo 3 anni infatti nacque suo figlio e se è vero che il “Tutto” lo aveva spinto a fare le scelte fino all’incidente, il “Tutto” lo aveva spinto a fare una scelta così estrema come quella di rinunciare ad una parte del suo corpo per dare poi vita ad un altro corpo.

Questi sono i film che mi piacciono. A chi dice “la vita non è un film” dico la vita è molto meglio, la vera domanda è se te ne stai accorgendo? Te ne accorgi? proprio adesso?

Ci rivediamo in giro

Virginio

 






26 Commenti a "Dal buio alla luce: un "film" di sola andata !"

  • Leonardo
    13 Agosto 2018 (23:17)
    Rispondi

    Stupendo… Grazie

  • Francesca
    13 Agosto 2018 (23:59)
    Rispondi

    Grazie! L’ho visto tutto d’un fiato…concordo, dal dolore c’e’ la rinascita. Mi è capitato anche dopo un dolore molto forte, anche senza accorgermene, di continuare a vivere tutto sommato. Poi a distanza di breve tempo sono accadute tante belle cose, tante nuove esperienze, compreso il mio percorso di evoluzione e la disciplina marziale che tanto amo praticare…A volte mi chiedo: la mia vita è cambiata proprio da quel dolore? Era destino? Quella sofferenza mi stava in qualche modo aspettando? Se non fosse accaduto non sarei la persona che sono oggi, la persona il cui cambiamento continua.
    Grazie Virginio!

  • Dany
    14 Agosto 2018 (10:54)
    Rispondi

    Cosa dire? Tutto è collegato! Sta notte mi sono svegliata e non so il perché mi è venuto in mente il film ‘127 Ore’… La mattina mi sveglio scarico la posta e vedo la mail di di Filmatrix….. DA NON CREDERE!!! per non dire che cio che hai scritto e glu spezzoni che hai preso mu servono per il percorso che sto facendo e sono alcune delle risposte che cercavo…. Anche tu non sei un ‘caso’ ri-capitato in questa mia vita…. Grazie ancora molto! E spero un giorno si rivederti in giro!

  • Giancarlo
    14 Agosto 2018 (11:05)
    Rispondi

    Semplicemente Grazie Fratello Mio.

  • Pierluigi
    14 Agosto 2018 (18:28)
    Rispondi

    Grazie, mi ha dato conferma che una “scelta forte”, fortissima, che sto facendo nella mia Vita è quella giusta ….. Grazie Virginio De Maio

  • VIRGINIA
    15 Agosto 2018 (20:19)
    Rispondi

    VIRGINIO mi chiamo VIRGINIA se vuole le posso raccontare la mia esperienza di vita dopo un dolore contro natura , mi faccia sapere che gli mando il mio contatto skype e le racconto tutto.NAMASTE’ GRAZIE

  • Carla
    12 Ottobre 2018 (2:03)
    Rispondi

    Grazie

  • Carla
    12 Ottobre 2018 (2:03)
    Rispondi

    Grazie per il lavoro che state facendo

    • Titta
      21 Gennaio 2023 (15:18)
      Rispondi

      Capitano appari ogni volta che la mia anima grida ed ogni volta riporti.la mia attenzione su ciò che si allontana…..il viaggio e non la meta è importante ed ogni viaggio porta con sé mille emozioni che, ogni volta si giunge alla meta, restano dentro di noi. Grazie Grazie grazie……ci rivediamo in giro

  • Silvana
    22 Ottobre 2018 (0:46)
    Rispondi

    Quanto abbiamo da imparare è incredibile. Grazie Virginio per quello che fai – per insegnarci a leggere la vita in ogni sua manifestazione.

  • Elisabetta Frau
    28 Febbraio 2019 (12:23)
    Rispondi

    La vita sa sorprenderci, sempre. Dovremmo imparare a guardare la Bellezza che c’è nelle piccole cose e sentire forte il nostro istinto alla resilienza.
    Il baratro, l’abisso è spesso incombente, saperlo attraversare e riemergere da esso ci rende più saggi e certo più grati.
    Grazie per questi nuovi, ottimi spunti!

  • maximo lazzarini
    1 Marzo 2019 (12:18)
    Rispondi

    Trasformazione! Davvero troppo spesso diamo per scontato le piccole cose Un “parto” è sempre doloroso ma poi c’è una nuova vita ad attenderci. Proprio quello che mi serve è arrivato oggi con questo film che mi è ritornato per merito di Filmatrix e il meraviglioso gruppo. Sempre grazie Virginio di Maio

  • Katia
    8 Ottobre 2020 (6:50)
    Rispondi

    Non ho visto il film, e spero di trovarlo su internet… le scene mi hanno scosso molto.
    Soprattutto riflettere su quanto le nostre scelte quotidiane vanno ad influenzare il nostro destino.
    è vero … ti accorgi di quello che hai quando lo perdi!
    A volte mi domando come mai solo il dolore rende possibile il cambiamento.
    ho sempre avuto la sensazione di essere fortunata ed essere nata in Italia, dai miei genitori, in questa epoca storica…pensando a posti lontani dove manca acqua, cibo, istruzione….
    Oggi sono più attenta ai segnali, più vigile, ma anche più aperta alla vita.

    Grazie per queste scene che fanno riflettere … “non sprechiamo il nostro tempo”… e “siamo grati per tutto ciò che abbiamo”!
    Katia

  • sara
    25 Ottobre 2020 (9:02)
    Rispondi

    Il film non ho avuto il coraggio di vederlo. Ma le scene selezionate sono davvero potenti. Oltre ad un destino che ci guida, c’è la nostra volontà o capacità, di leggere il messaggio che ci sta mandando.

  • Maria Rivelazione Trivisonno
    20 Novembre 2020 (15:31)
    Rispondi

    “la vera domanda è se te ne stai accorgendo? Te ne accorgi? proprio adesso?” Esatto, quella è la vera domanda. Ed è vero che purtroppo spesso non ci rendiamo nemmeno conto di quanto sia bello un raggio di sole o il sorriso di un bambino.,.,. o l’acqua che esce dal rubinetto delle nostre case.
    E l’altra domanda importantissima è “Siamo noi che decidiamo quale “piega” dare alla nostra vita, oppure è tutto già scritto?” Secondo me siamo noi ma solo quando acquisiamo con un grande lavoro su noi stessi il libero arbitrio. Finché siamo ‘diretti’ dalla mente opponente, non che non siamo noi ad essere sovrani e a scegliere veramente. E’ la nostra natura superiore, il nostro vero Sé, e quindi NOI, che deve dirigere la nostra vita, non la mente, non i condizionamenti. E’ un lavoro su se stessi immenso ma l’unico da fare, l’unico che paga.

  • Paolo Mannucci
    26 Dicembre 2020 (11:11)
    Rispondi

    Semplicemente Grazie…….

  • Chiara
    3 Gennaio 2021 (11:46)
    Rispondi

    Non ci crederete, ma io lo dico sempre che la mia vita è un film… e leggere proprio oggi questo pensiero di Virginio, ovviamente, non è un caso.
    Grazie grazie grazie

  • Barbara
    25 Febbraio 2021 (7:05)
    Rispondi

    Meraviglioso!!!! La sofferenza trasforma, salva. Che gioia ho provato vedendo quando esce nel sole e tutta la sua nuova vita. Che amore per quel bambino, la sua parte bambina. Mi sono commossa.
    Grazie Virginio, ti mando tutto il mio bene. 😘❤️🤗

  • Mariarosaria
    27 Novembre 2021 (19:14)
    Rispondi

    solo sempre e soltanto GRAZZZZZIEEEE

  • Giuseppe Carlesi
    3 Dicembre 2021 (14:35)
    Rispondi

    Oltre che ringraziarti volevo rafforzare la tua idea, caro Virginio, non esiste un prima o un dopo, esiste il qui ed ora, hic et nunc lo chiamavano i nostri antenati, questo potrebbe essere il nostro “inferno” o il nostro “paradiso”, sta a noi decidere. Quando qualcuno mi dice che è stato il fato, il destino, io rispondo che Dio non gioca a dadi, il caso come ci ricorda la frase che riporti di Albert Einstein, è uno dei modi di Dio quando decide di rimanere anonimo, siamo noi il demiurgo della nostra esistenza su questo pianeta. Ciò che ci accade non è altro che la summa di tutti i nostri comportamenti, azioni, omissioni, dicisioni prese ecc…, ci sfugge solo la visione globale che se potessimo vedere allora vedremmo come Dio, ma a noi o meglio alla quasi totalità di noi non è concesso, solo a pochissimi e non saprei dire nemmeno quanti, dopo un lunghissimo percorso è concesso questo privilegio, la visione d’insieme, del tutto, ma a tutti gli altri non solo non è concesso ma non c’è nemmeno la consapevolezza. Fortunatamente al protagonosta del film Aaron gli è stata concessa la consapevolezza dell’essere, ma è un caso più unico che raro, comunque le storie che i film ogni tanto ci presentano sono di esempio affinchè anche solamente un momento di riflessione ci aiuta a fare quei piccoli progressi verso quella consapevolezza di cui l’intera umanità ha bisogno ma che in pochi perseguono. Spesso mi capita di smarrire la via e allora anche una scena di film mi aiuta a ritrovare il cammino, grazie amico!

  • Anna
    3 Dicembre 2021 (15:26)
    Rispondi

    Grazie!!….

  • Massimo
    4 Luglio 2022 (10:36)
    Rispondi

    Avevo visto questo film ma ora, dalle scene riproposte qui, leggo una interpretazione diversa. Grazie a Virginio che ha avuto l’intuizione di proporla e grazie anche alla mia personale crescita in coscienza.
    La Vita non. è altro che una questione di scelte. Qualsiasi scelta è quela giusta. Non ci è dato di sapere a cosa porterà la conseguenza di una scelta perchè viviamo perennemente nel mondo degli effetti. A causa di una scelta, si verificano alcuni effetti che a sua volta produrranno nuove causa e così via. La Vita non è solo sofferenza se ad ogni evento diamo un senso. Vivendo su questo pianeta, la sofferenza e il dolore sono gli unici effetti che ci servono per la nostra personale evoluzione (e come parte dell’intera umanità). Prima ce ne rendiamo conto e prima possiamo imparare dagli eventi. Il libero arbitrio è proprio la scelta che il Tutto ci ha dato come possibilità di imparare dalle esperienze. Possiamo dare una svolta solo quando viviamo nel mondo delle Cause. Se io sono nato è soltanto per una Causa che ha prodotto ciò che ora sono. Posso con le mie scelte, mettere in moto altre cause che, in una visione d’insieme durante anche molte vite, potrò osservare i risultati e gli effetti che realmente Voglio perchè Sono. Grazie amiche ed amici delle condivisioni.

  • Debora
    3 Maggio 2023 (14:02)
    Rispondi

    Ero attratta dal vedere questo film ma ho avuto difficoltà nella visione per la sensazione di costrizione, di essere bloccata ed impotente. Mi sono domandata perché il regista non abbia descritto cosa accadeva intorno ad Aron, la mamma e gli amici che probabilmente lo cercavano. Forse è proprio per evidenziare che Aron è solo e si è voluto rendere solo. È una storia vera e pazzesca.

  • Raffaella Forlenza
    5 Maggio 2023 (9:04)
    Rispondi

    GRAZIEEEEE Virginio, questo montaggio di solo 3 scene di questo film, ha colpito in pieno ( in positivo) il mio cuore. Mi hai fatto capire tante cose che sto vivendo in questo periodo della mia vita. Ti scriverò prestissimo perché voglio raccontartelo, mi hai davvero ” risvegliata ” grazie ancora.

  • Carla Cappiello
    13 Maggio 2023 (16:51)
    Rispondi

    Bellissimo film con un attore che adoro, tra l’altro. Un altro successo della tua splendida selezione spirituale. Grazie

  • Luca
    26 Novembre 2023 (8:35)
    Rispondi

    Comprendere che ogni cosa è lì per il nostro bene, per la nostra evoluzione…
    Se riusciamo a benedirla invece di arrabbiarsi e maledire la vita e colui che ha creato tutto..
    Questo credo faccia la differenza…
    Grazie grazie grazie..


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