5 lezioni spirituali e terrene dal film Prima di domani

Scritto il 15 Febbraio 2020

La notte il cielo è così bello che mi vien voglia di restare per ore a guardarlo. L’altra sera sul terrazzo di casa, con le immagini di un film che mi tornavano in mente è stata un’esperienza fantastica. Avevo visto al cinema “Prima di domani”.

Se non fosse stato per un amico che mi ha letteralmente costretto non mi sarei mai sognato di vedere un film  descritto dalla critica come un “dramma adolescenziale dark”. Con tutti i suggerimenti che mi arrivano devo selezionare, clessidra alla mano, i film da guardare al cinema. Prima ci andavo spesso, ma ora non mi perdonarei il tempo sottratto alla famiglia per un film qualsiasi. Tuttavia quando Domenico mi ha detto: “per dimostrarti quanto è importante che tu lo veda  rivengo a vederlo nonostante io l’abbia già visto” ho ceduto.

Lo scetticismo è durato fino al primo quarto d’ora, anzi ti confesso (ma questo Domenico non deve saperlo) che dopo i primi minuti volevo squagliarmela nel buio facendo perdere le mie tracce. Poi tutto è cambiato, ed è cambiato dalla prospettiva della morte.
Ebbene si ! E’ stato un film che mi ha lasciato molti spunti su cui riflettere. Voglio riprenderli con te e anche se non ho trovato le scene in italiano, le lezioni che ho appreso sono troppo importanti per aspettare.

5 lezioni dal film “Prima di domani”

Prima di proseguire sappi che spoilero alla grande, quindi se hai intenzione di vedere il film continua solo a tuo rischio e pericolo.
Sam è un’adolescente felice che ha vissuto fino a questo momento in maniera del tutto inconsapevole, come è normale per la sua età. Ad un tratto, però accade l’imprevedibile. Durante un incidente d’auto muore insieme alle sue amiche, ma la sua coscienza resta intrappolata in un loop temporale che va dalla sveglia mattutina, dell’ultimo giorno di vita, alle 00:39 della notte, il momento esatto dell’incidente. In poche parole la trama del film si sviluppa rivivendo sempre lo stesso giorno.

Già dal secondo risveglio quando rivede le stesse scene e rivive gli stessi eventi,  le stesse emozioni, Sam diventa consapevole di questi continui dejavù e inizia a preoccuparsi, ma a mano a mano che passa il tempo si risveglia alla verità : qualunque cosa faccia alle 00:39 lei morirà. Come dirà in un passaggio del film “forse sono morta e all’inferno, forse sono viva e all’inferno, non importa, nulla ha importanza oramai”. Mentre guardavo questa parte del film una strana sensazione prese piede, mi sembrava di rivivere quei periodi della vita in cui ero convinto di non avere il potere per cambiare le cose. (GUARDA LA SCENA)

 Prima lezione :  quando ricadiamo sempre nelle stesse esperienze negative è solo perché non abbiamo ancora imparato

Una volta metabolizzata la sua condizione Sam comincia a dare di matto. Perché rivive sempre le stesse esperienze ?  Perché non c’è nulla che possa fare per evitare di soffrire ?

Mentre si arrovella tra i suoi pensieri, decide di fare  e di dire tutto ciò che le passa per la testa, d’altronde deve morire! Scoprirà presto che quella non è la soluzione, nonostante la ritrovata schiettezza, offendendo le persone al suo fianco senza curarsi della loro anima, lei continua a stare male e i ricordi che affiorano sono sempre gli stessi, dolorosi, senza scampo. Deve cambiare qualcosa, ma cosa ?

Quella che sembra una miniatura della nostra vita, si risolverà solo nel momento in cui Sam capirà che deve rimediare ai suoi sbagli. Non basta pentirsi, o crogiolarsi nel vestito della vittima e neppure continuare a fare domande, ma agire cambiando il corso degli eventi. In quel momento, pur morendo con la carne, la sua anima verrà liberata e potrà fluire con i migliori ricordi impressi nella mente. Questo, forse è il paradiso.  Io ero lì nella mia poltrona a chiedermi …. E io? A cosa devo rimediare ? Quale azione devo fare per alleggerire il peso della mia coscienza ? Non mi era ancora chiaro, ma lo sarebbe stato di lì a poco, anche per me.

Seconda lezione :  prima accetti di essere influenzato dalla legge  di causa –effetto ( karma) meglio è

Sam scoprirà che la causa dell’incidente mortale è la scelta suicida di Juliet, sua compagna di scuola. Una persona di cui quasi ignorava l’esistenza nella sua esperienza terrena. Una compagna qualunque, se non fosse per un piccolo particolare. La sua comitiva di amiche (vittime anche loro dell’incidente) non perdeva occasione per denigrarla ed emarginarla e lei, Sam, si limitava ad ignorare quello che stava accadendo. Si, forse aveva un ruolo secondario, ma era comunque una spettatrice silenziosa.

Qui il film ci insegna, senza andare troppo per il sottile, che la legge di causa-effetto è sempre all’opera anche quando giriamo lo sguardo dall’altro lato e facciamo finta che nulla stia succedendo. Le misteriose interrelazioni tra le nostre scelte e le “non scelte” influenzano la nostra vita con modi e tempi inimmaginabili. Forse se Sam avesse preso posizione anni prima, quando lasciava che quella ragazza venisse umiliata davanti agli altri, se le avesse detto una sola parola di conforto, forse Juliet non sarebbe arrivata al punto di suicidarsi, per giunta sotto la sua macchina provocando l’ incidente in cui lei stessa è morta.

Mentre ero lì, nonostante l’atmosfera fosse intrisa di emozione, mi è sfuggita una risata pensando a tutte le persone che si interrogano sulla loro realtà:  “come è possibile che questo evento sia una mia responsabilità?” “ come fai a dire che sono stato io a causare  il problema?” . Forse non avrai mai una risposta, ma se prendi per buona l’idea che tutto, ma davvero tutto è collegato, hai il tempo per rimediare.

Terza lezione:  diventa chi sei

Sam ha capito che deve rimediare, deve fare qualcosa affinché Juliet cambi idea. Qualcosa di così potente da cancellare decine e decine di anni di rabbia, solo così potrà persuaderla a non uccidersi e salvare anche lei stessa. Ma cosa fare? Sarà la madre a suggerirle la strada da seguire.

Ad un tratto l’errore che ha commesso le diventa chiaro.. Si è allontanata dalla sua bontà fondamentale, quella che è innata in ogni essere umano, lasciando che Juliet venisse esclusa. Ancora la madre le dirà “Hai un grande cuore Sam, che non se ne va. Una cosa bella , ti devi concentrare solo su quella. Una cosa bella, e vedere dove ti porta”.

La lezione per noi è che quando ci allontaniamo dalla nostra autenticità cadiamo in tentazioni, quando invece ritroviamo la strada dell’amore tutto cambia. (GUARDA LA SCENA)

Quarta lezione : l’amore è l’unica destinazione

Quando Sam capisce che comunque vada lascerà il suo corpo, deciderà di trascorrere una giornata speciale, ma non solo per lei. Comincia a guardare tutti con gli occhi dell’amore, l’unica cosa che sembra avere un senso di fronte alla morte. Così regalare un sorriso alle persone che ama e sprizzare gentilezza da ogni gesto diventerà lo scopo della sua breve esistenza.

Con le lacrime agli occhi, ho capito che possiamo lottare, aggrapparci a qualche rimedio rabberciato o tentare il tutto per tutto, ma alla fine la suprema soluzione a tutti i nostri problemi è sempre lì, pronta ad essere applicata, senza costi, senza sofferenze: amare senza condizioni.

 Quinta lezione : la prospettiva della morte

Se è vero che l’amore è l’unica emozione che cambia tutto, come affrontare le nostre debolezze terrene ? Come superare i momenti di crisi, di rabbia, di frustrazione e di attaccamento quando proprio non ti viene di “amare” neppure te stesso?

C’è un momento nel film in cui tutto cambia. E’ il momento in cui Sam si rende conto di essere morta, e che a parte la breve chance che le è data di rimediare ai suoi sbagli, morirà nuovamente. Quando prende consapevolezza di questo le si apre un mondo. Cambia il suo modo di pensare, di comportarsi, cambiano le sue priorità.

Allora credo che noi abbiamo “paura” della morte e per questo, forse ci pensiamo troppo di rado.  Dovremmo pensarci più spesso, dovremmo guardarci dalla  prospettiva della morte per valorizzare le cose davvero importanti.

“Cosa diranno di noi quando moriremo?” questa è la domanda che assilla Sam quando gli si presenta davanti lo scenario della sua fine.
Questo è l’esercizio che più di tutti forse, mi è stato utile negli anni. Stephen Covey nel libro “Le 7 regole per il successo” propone di scrivere il nostro necrologio e di assistere al nostro funerale con l’occhio della mente. Fa un certo effetto sentire parlare di te il giorno del tuo funerale  un tuo amico, il coniuge, un figlio, un collega, un cliente e immaginare di sentire quello che vorresti dicessero, quello che hai fatto in vita, quello che hai realizzato, come ti sei comportato nei loro confronti. Ecco adesso comincia a farlo, perché si tratta della tua missione personale e ti sarà d’aiuto. (GUARDA LA SCENA)

Come forse avrai già capito le lezioni del film non finiscono qui, ce ne saranno almeno un’altra decina, e forse la più importante è che quanto meno te lo aspetti, una storia apparentemente banale può aiutarti a fare le scelte giuste nel presente, perché il presente è tutto ciò che abbiamo.

Ci rivediamo in giro

Virginio

p.s.: partecipa al Gruppo Pubblico per essere aggiornato sulle date delle meditazioni collettive : https://www.facebook.com/groups/filmatrixcambialatuavita/






25 Commenti a "5 lezioni spirituali e terrene dal film Prima di domani"

  • Mariella Russo
    27 Luglio 2017 (19:26)
    Rispondi

    Fantastico!

  • Tina
    27 Luglio 2017 (22:45)
    Rispondi

    Per quanto conosciute, queste lezioni continuano a stupirmi. È forse perché non le ho ancora imparate… Inciampo e cado sulle solite dinamiche odiose, e non riesco ancora a guardare gli altri con amore, salvo alcuni momenti di profonda emozione e commozione, salvo quando sento di essere unita a tutto e a tutti. A volte mi capita ed è bellissimo. Voglio, lo voglio essere così SEMPRE.
    Questo spunto che ci offri, Virginio, mi ricorda questo. Grazie di cuore.

  • Piera
    28 Luglio 2017 (0:13)
    Rispondi

    Io so di cosa si tratta poiché ho dovuto aiutare un’amica medium, come ghost wisperer, a liberare da un loop temporale 200 anime, incastrate là dentro per circa 2000 anni.
    Solo Virginio caro, uomo temerario ed entusiasta, se i Collateral Beauty hai intravisto uno dei tuoi fantasmi e lo.hai letto come la possibilità che (grazie al potere nascosto nei film) qualcuno volesse sperimentare una realtà così terribile come un tumore al cervello o la perdita di un figlio proprio per quel motivo, anche nel suggerimento di immaginare il proprio necrologio ci potrebbero essere rischi simili.

    Per il resto assolutamente d’accordo: il nostro potere è nell’ Amore e nel quindi ora!
    Baci tanti e sorridete!!!!

  • Titta
    28 Luglio 2017 (6:58)
    Rispondi

    Un film molto simile lo vidi anni fa e.mi fece molto riflettere. In questo la trama era diversa, protagonista Bisio Claudio che continuava a rivivere lo stesso giorno……doveva arrivare alla sua consapevolezza, alla comprensione del principio di causa effetto. Purtroppo non ricordo il titolo del film e mi dispiace, tuttavia dentro di me sono ben impresse le immagini e le emozioni

  • Giancarlo
    28 Luglio 2017 (18:04)
    Rispondi

    Grazie Virginio…hai spoilerato il libro che sto leggendo!!!:-)
    Beh, direi che il primo passo è capire di essere in loop….poi capire quale lezione hai da imparare. io ho scoperto solo alcuni dei miei loop e di questi ho imparato solo una parte delle lezioni…grazie per questo articolo, apre la mente di un’altra frazione di grado 😉

  • giovanni
    31 Luglio 2017 (22:09)
    Rispondi

    Ciao a tutti. Un film simile no è ” E’ già ieri!, con Antonio Albanese?

  • Catia Reca
    4 Agosto 2017 (19:08)
    Rispondi

    Grazie Virginio.. sei sempre illuminante .. e nella frenesia delle emozioni e sensazioni che spesso ci attraversano senza lasciare impronte.. tu riporti alla coscienza il senso della nostra essenza e ci riconcili con il ” tutto “.
    Ti abbraccio!

  • francesca
    6 Agosto 2017 (12:25)
    Rispondi

    Grazie!Sempre Grazie!

  • Claudia
    14 Agosto 2017 (23:49)
    Rispondi

    Grazie 😊

  • Alida
    27 Gennaio 2018 (23:04)
    Rispondi

    Non ci avrei pensato da sola..Vero, se pensiamo alla morte e a cosa vorremmo che gli altri si ricordassero di noi…ECCO scatta la consapevolezza che fino ad ora non abbiamo dato del nostro meglio, che non ci siamo sforzati di dire o fare di più per rendere felici gli altri.
    Aprire il cuore è l’unica strada …da sempre.

  • Marina
    24 Agosto 2018 (14:41)
    Rispondi

    davvero stupendo, forse il più significativo di tutti! grazie davvero!

  • Ginevra
    11 Aprilee 2019 (9:56)
    Rispondi

    Incredibile! Davvero toccante…ho appena guadato le scene…,tanti ricordi e immagini sono apparsi nella mia mente e le lacrime hanno cominciato a scendere ..e ora …tante riflessioni importanti da fare…
    Grazie, grazie, grazie, grazie

  • Marisa
    11 Aprilee 2019 (15:33)
    Rispondi

    …alla fine ,è proprio così è la morte che ti mette la vita davanti,tutta intera attimo per attimo, ti da le istruzioni su come viverla con gusto e senso,meraviglia ed infinito stupore
    Mentre ti ricorda che tutto è tuo e nulla ti appartiene . Perciò fai dell’attimo in cui sei l’assoluto ed eterno capolavoro , di amore e gratitudine!
    Grazie

  • Marina
    19 Settembre 2019 (20:07)
    Rispondi

    Grazie Virginio !” Amore ” la base della nostra vita e della nostra morte. Grazie!

  • Alida Costa
    19 Settembre 2019 (21:57)
    Rispondi

    si, pensare alla morte sposta il FOCUS sul PRESENTE, sull’ .ADESSO.
    E all’improvviso emergono le priorità, quelle VERE.
    Tutto il resto …polvere…

  • Lucia
    19 Settembre 2019 (22:34)
    Rispondi

    La meditazione sul film ” Prima di Domani mi dà conferma di quanto il corpo sia la prima manifestazione dell’Anima. Il Cuore fisico verso la fine della meditazione ha iniziato ad ESSERE. quasi IMPORSI così forte….ma cosa vuole ancora dirmi…

  • Katia
    15 Agosto 2020 (23:25)
    Rispondi

    ciao a tutti,
    ho fatto una bellissima meditazione sul gruppo filmatrix con delle scene di questo film.
    ora leggo le sue 5 lezioni e ne resto sbalordita…il karma…che torna a farti rivivere certi momenti e situazioni finchè non capisci come affrontarle crescendo…
    la morte come varco tra ciò che siamo e come abbiamo vissuto.. a cosa abbiamo dato importanza e dove siamo stati “leggeri ed approssimativi”… e poi il trionfo dell’amore, come chiave che riporta coerenza e presenza nella vita e nella quotidianità… una forza infinita che si sprigiona e guarisce ogni male! wow wow wow. Katia

  • Barbara
    9 Novembre 2020 (19:41)
    Rispondi

    grazie

  • Maria Luisa
    14 Gennaio 2021 (12:34)
    Rispondi

    Bellissime queste lezioni. A me è capitato di pensare a cosa dirànno le persone che mi hanno conosciuta quando morirò. L’idea della tua morte è una consapevolezza che arriva all’improvviso.
    Avrei potuto avere circa cinquant’anni e un giorno passando davanti a dei necrologi ho pensato, anzi ho sentito di pancia ” un giorno lì ci sarà scritto il mio nome “. E’ una cosa ovvia ma ne ho preso consapevolezza in modo profondo. Era come se qualcosa fosse cambiato in me. Agire in base all’a Amore ma soprattutto eliminare il giudizio : solo così sarà possibile attuare questo modo di vivere. E’ un lavoro continuo e costante . La meditazione Hoponopono mi sta aiutando molto.
    Grazie Virginio. Non è mai troppo presto per pensare alla nostra morte perchè, come hai scritto, questo fa cambiare la prospettiva del nostro agire.
    Grazie Grazie Grazie . Ci vediamo e ci rivedremo sempre in giro

  • Lalitha
    17 Gennaio 2021 (14:11)
    Rispondi

    …mi sono vista nelle scene quando si interroga nei suoi pensieri interiori…e queste scene mi segnalano quanto vale in noi la consapevolezza del tempo presente, di quello che scegli nel momento presente, se si riesce a scegliere per quello che si sente e sei, quanto sono io a scegliere con le mie identificazioni-bisogni- quanto il modello che gli altri vogliono, già tanta roba.
    Sono grata della conspevolezza del viaggio intrapreso, grata per aver scelto di svegliarmi. Osservo accolgo respiro e ogni giorno porto in me il buono… certo è impegnativo in questa realtà occidentale, ma quando mi appoggio sul cuscino la sera, avverto il sorriso dentro… ci vediamo in giro, grazie…

  • Giovanni
    17 Gennaio 2021 (16:56)
    Rispondi

    ho letto i vari commenti e in parte li condivido, solo non penso che dobbiamo vivere in funzione del ricordo della morte solo per essere consapevoli di dover vivere il nostro presente , è un pò troppo tetra tale consapevolezza del nostro vivere, credo invece che sia più importante vivere per amare ed essere amati per quello che SIAMO indipendentemente per quando dovremo morire, penso che la cosa più importante sia di essere ricordati per come ci siamo donati e l’ aver lasciato un piccolo patrimonio morale spirituale affettivo….a chi è stato parte della nostra esistenza, poi non credo affatto che ci sia un altra dimensione oltre alla morte, e un pensiero molto comune in tanti retaggi religiosi e antiche civiltà, ma mi chiedo che senso vivere ora e poi essere trasferiti altrove, per cosa? credo che NOI siamo stati creati per un proposito molto più significativo non il retaggio nascita, vita e morte ma credo che in ognuno di noi non c’è il desiderio di VOLER morire lasciare i nostri affetti i nostri progetti per il quale la VITA dà un giusto significato…ho letto diverse biografie di alcuni 100nari ma nessuno si vuole arrendersi al sonno della morte, come mai? E una domanda che mi sono sempre posto e spero di aver trovato finalmente una risposta ragionevole che ci permetterà di capire sul perchè siamo stati creati e per quale futuro ci attende per poter finalmente VIVERE una VITA SIGNIFICATIVA!!!!! se a chi sarebbe interessato per approfondire questo delicato argomento sono molto lieto per un confronto e potete contattarmi al mio indirizzo mail: john.maione@libero.it grazie per questo confronto e buona continuazione di VITA!!!!!

  • Sabrina
    18 Febbraio 2021 (13:59)
    Rispondi

    Grazie Virginio. Le scene di questo film sono un concentrato di emozioni. Vivere ogni giorno, ogni incontro, ogni sguardo, ogni parola come se fosse l’ultima dona un senso nuovo ad ogni nostro istante.

  • Massimo
    23 Maggio 2022 (17:57)
    Rispondi

    Questa volta, poichè Virginio ci metteva in guardia sul rischio di avere rivelazioni sul finale, ho visto prima il film e poi ho rivisto le scene ed ho letto le considerazioni riportate nella scheda e nei commenti del gruppo.
    Completamente d’accordo sulle lezioni spirituali e terrene della Vita. La nostra vita, anche quando ci troviamo oltre il Velo, in quel campo di coscienza che alcuni definiscono mondo astrale, è un’occasione per imparare e tentare di non ripetere gli stessi errori. Proprio come succede alla protagonista Sam che ripetendo lo stesso frammento di vita impara a non “ritornare”. Il loop temporale può essere paragonato al multiverso della fisica quantistica. “Il multiverso è un concetto di cui sappiamo spaventosamente poco” dice il Doctor Strange nei film della Marvel. Diventa un mondo “esplorato” nei nostri sogni e quando completeremo la nostra esistenza in questo Mondo.
    Vivere una vita o più, è come andare a scuola. Se superiamo l’esame, passiamo allo stadio successivo oppure ripetiamo l’anno come succedeva al liceo. Evitare la ruota delle reincarnazioni come dice il Buddha, è la possibilità che ci viene offerta nell’esperienza terrena. Ripetere fino a quando non abbiamo imparato la lezione è l’esperienza di Sam che attraverso l’Amore (verso la sorella, i propri genitori, le amiche e verso Juliet) finalmente sarà salva. Le parole che dice a Juliet: “non sono io che ti ho salvato, sei tu che hai salvato me”.
    Questa è la mia esperienza, rivivere anche nella stessa vita più esperienze, dolorose o meno. L’importante non è vivere, importante è che abbia imparato a Vivere. Credo negli esseri umani che hanno coraggio, coraggio di essere umani.. come dice Marco Mengoni.

  • Massimo
    18 Ottobre 2023 (9:59)
    Rispondi

    È sempre interessante e bello ricevere le riflessioni FILMATRIX su scene di film già visti….

    Mi è tornato in mente, a proposito dell’Amore, questo “mantram” che desidero condividere oggi nel gruppo.

    I figli degli uomini sono un essere solo ed io sono uno con essi.
    Cerco di amare, non di odiare.
    Cerco di servire e non di essere servito.
    Cerco di sanare, non di nuocere.
    Il dolore porti il giusto compenso di Luce e di Amore.
    L’Anima domini la forma esterna, la vita e ogni evento e porti alla luce l’Amore che è dietro a tutto ciò che sta ora avvenendo.
    Ci siano date visioni ed intuizione, il futuro sia svelato, l’unione interiore si manifesti e le scissioni esterne scompaiano.
    L’Amore prevalga
    E tutti gli uomini amino.

    (Alice Bailey)

  • Cinzia
    27 Febbraio 2024 (16:34)
    Rispondi

    Grazie Virginio, avevo già visto questo film e avevo fatto queste domande a me stessa,avevo colto alcuni loop come prova di questa mia vita terrena, vedere di nuovo queste scene mi hanno riportato indietro ed ogni volta che ripercorro questa strada permetto al mio cuore di espandersi e di non dimenticare…siamo in questa vita x imparare la lezione più grande…Amare💕


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