L’infelicità è nel bisogno di troppe cose

Scritto il 21 Marzo 2023

Chi non soffre di “dipendenza affettiva” scagli la prima pietra. Molto spesso mi vengono chiesti consigli cinematografici per chi soffre di dipendenza affettiva, ma credo che questa “sofferenza” sia molto equivocata. 

Tutti pensiamo che la sindrome sia ascrivibile ai rapporti relazionali, tra partner, oppure tra genitori e figli, o tra amici. Eppure siamo tutti “dipendenti” affettivamente da qualcosa o qualcuno, fosse anche solo dell’idea che ci siamo fatti di noi stessi.  Non ho detto che gli altri hanno di noi, ma che noi abbiamo di noi stessi. 

La prima dipendenza infatti si smaschera quando crediamo di dover essere, fare, dire e comportarci in un certo modo. Siamo diventati dipendenti da quell’idea, e lo siamo “affettivamente” nel senso che in un punto non identificato della nostra esistenza abbiamo imparato che a essere, fare, dire e comportarci in un modo diverso da come gli altri si aspettavano avremmo perso l’affetto di qualcuno (forse un genitore, un amico, un insegnante ecc.) 

E allora abbiamo imparato a “con-formarci”, “formarci con” parole non scelte da noi, comportamenti non scelti da noi, strade non desiderate da noi, pur di “non perdere l’affetto”. 

Oggi, da adulti, è così pressante la forza di attrazione di quelle convenzioni, che scegliere strade diverse o persino “pensieri” diversi ci fa sentire “snaturati”, “sbagliati” e “non meritevoli” dell’affetto di chi amiamo (anche se chi amiamo non c’è più). Ci accontentiamo e siamo dipendenti affettivi, tutti o quasi.  

Sono poche le persone che grazie ad un percorso di “scioglimento” sono riuscite a liberarsi da questo “carceriere”. Come visto nel recente film ERA ORA (remake per chi non lo sapesse di un precedente film australiano  Long Story Short – Come se non ci fosse un domani) Alice ex-moglie di Dante ha raggiunto una consapevolezza a cui tutti dovremmo aspirare. GUARDA LA SCENA

( Era ora è un film di genere commedia, sentimentale del 2022, diretto da Alessandro Aronadio, con Edoardo Leo e Barbara Ronchi. Lo trovi su Netflix) 

“Ti sto dicendo che forse è sbagliato avere bisogno di qualcuno”. E in molti casi  è sbagliato persino aver bisogno di qualcosa.

L’infelicità è nel bisogno di “troppe cose”. 

La meta ultima e definitiva di un percorso di elevazione spirituale dovrebbe essere quella di non “aver bisogno di nulla”, ma scegliere cosa è giusto momento dopo momento. 

Difficile? Certo che lo è, e  a renderlo più difficile è l’inerzia con la vita. Anziché vivere ti trattieni, anziché lasciare andare ti aggrappi e questo richiede sforzo, richiede una buona dose di ormoni che consumano il corpo.

L’energia crolla, tutto sembra trattenerti e invece vorresti urlare, donare, dare senza aspettarti nulla in cambio perché questa è la tua vera natura.

L’ego combatte per avere un senso, per esistere e resistere, altrimenti si sentirebbe annullato. E poi c’è il vero Sé baciato dalla grazia , dalla bontà, dalle intenzioni benevoli dell’Universo.

Il tuo vero Sé conosce la strada e vuole venire fuori, l’ego lo trattiene perché sa quanto può essere pericoloso il vero Sé .

Potrebbe persino donare tutti i suoi averi per restare nudo, libero, sincero dinanzi alla luce del mondo. Come accade ad Irene nel film “Cuore Sacro” che ad un certo punto della sua vita dopo aver passato mezzo secolo a correre dietro la fama e il successo, scopre un nuovo significato dell’esistenza umana.

Per questo molla tutti gli attaccamenti, persino quelli identitari, pur di respirare libera nell’assoluto. GUARDA LA SCENA:

(Cuore sacro è un film del 2005 diretto da Ferzan Özpetek . Puoi trovarlo su Disney+ )

Non ti sto consigliando di seguire l’esempio di Irene, anche se io stesso spesso ci penso. Vorrei lasciare andare ogni cosa per vedere la “verità” dove mi porta, ma la paura mi trattiene, sono sincero. Però a volte, sempre più spesso, senza scelte eclatanti, sciogliendo emozioni represse e meditando sull’infinto spazio creativo che c’è nel silenzio, posso toccare e sentire quella libertà. Riuscirci fa una grande differenza. 

Sapere di poter tornare in quel luogo di infinita bellezza, in cui ricaricarmi e vedere ciò che realmente conta davvero, è quello che mi ha permesso di realizzare i miei personali successi. Oggi so come arrivarci e posso farlo. 

Come ci sto riusciendo? (…è un processo che non ha una conclusione, e chi sostiene il contrario ha ancora molta strada da fare), insomma Qual è la strada? 

Sciogliendo le emozioni represse, riconoscendo e amando le mie ombre. Un percorso duro, a tratti amaro e a tratti entusiasmante, ancora in corso, ma che ogni giorno da un senso profondo alla mia esistenza. 

Ci sto riuscendo conoscendo me stesso, meglio di chiunque altro, detto così sembra una sciocchezza, ma spesso siamo in balia del giudizio altrui perchè non ci sonosciamo davvero, fino in fondo. Cosa ti fa battere il cuore? Per cosa lotteresti fino alla morte? Quali sono i “trigger” (grilletti) interni che ti fanno strasbrodare come un fiume in piena? E poi cosa ti rasserena? Cosa ti trasforma in una piuma leggera trasportata dal vento? 

Se guardi in faccia le tue “vulnerabilità” e ci lavori, mentre ti appoggi sui tuoi punti di forza, il tuo cammino nella sofferenza diventa sopportabile e ti trasforma, ti permette di toccare le vette nascoste dell’inconsistenza umana, quella gioia che nessuno di noi può davvero conoscere fino a quando una mano Santa non decide di farlo.

E’ un controsenso lo so! Ma il divino ha una sua parte, molto importante, che nessun guru, santone o maestro, può influenzare. Si chiama grazia, e quando ne vieni toccato o toccata senti emergere un profondo senso di gratitudine, che somiglia ad un miracolo. 

E’ un’esplosione, l’apertura del cuore. 

Per arrivarci segui  la strada, conosci te stesso, te stessa, asseconda il tuo ego, ma lascia che a guidare la tua vita sia il tuo vero Sé perché non ha rimpianti, non conosce il dolore della perdita, non conosce le memorie del rancore. Il vero Sé è natura, amore, è assenza di programmi, il vero Sé è ciò che sei.

Io ti auguro il meglio ..in piena consapevolezza, ci rivediamo in giro 

Virginio 

p.s.: il metodo Filmatrix è un ottimo alleato per guidarti sulla strada del riveglio. Facci un pensiero >>> FILMATRIX LIFE  

 

 

 






18 Commenti a "L'infelicità è nel bisogno di troppe cose"

  • Sonia
    21 Marzo 2023 (15:08)
    Rispondi

    Concordo: è la paura che ci fa aggrappare alle tante cose, anche quando non sono buone per noi, a volte sento un moto interiore che mi spinge a liberarmi di tutto, a lasciare andare x sentirmi più leggera, poi la paura mi ferma e l’attaccamento ritorna, ma ogni volta lascio andare qualcosa e mi sento più ricca quando mi libero di ciò che non mi serve più

    • Virginio De Maio
      21 Marzo 2023 (15:39)
      Rispondi

      …è un processo graduale Sonia. Tutte le “belle” persone che ho incontrato si sono spogliate delle loro sovra-strutture un po’ alla volta, proprio come stai facendo tu. Solitamente il cambiamento repentino, istantaneo ..porta con se distruzione. Io preferisco la tua modalità ..la nostra modalità. Un abbraccio e continuiamo a camminare insieme

  • Anna Maria Palma
    21 Marzo 2023 (15:10)
    Rispondi

    Stupore, meraviglia, gratitudine. Ho appena scritto, per un incontro che farò sabato, una breve storia del mio viaggio interiore ispirata a 6 carte di un percorso fatto con Antonio Quaglietta: borsa, meta, viaggio, guida, tesoro, diavoletto.
    Queste le sei carte, le ho un po’ ritrovate in quanto hai condiviso. E’ un tesoro la tua generosità, non solo materiale nelle proposte che fai e negli investimenti che queste richiedono, ma generosità di animo e di pezzi di vita. Vorrei essere Irene e avere tanto per poter donare tanto. Ma forse lo faccio con altro e forse posso farlo ancora con altro ancora. E cercare di avere sempre meno bisogno di persone o di cose o di…
    Grazie Virginio per il tuo tanto impegno a garantirmi un luogo dove posso continuare la mia ricerca, già approfondita dopo aver percorso il viaggio con Filmatrix Life, ma che tu stimoli con questi tuoi preziosi contributi.
    Se posso esprimere un bisogno, apparentemente in contrasto con il senso della prima scena, è quello di rivederti in giro, magari non proprio “in giro fisicamente”, ma sicuramente in quei livelli di cuore e di sentire che il nostro camminare insieme permette.
    Grazie @Virginio, Anna Maria

    • Virginio De Maio
      21 Marzo 2023 (15:41)
      Rispondi

      Cara Anna Maria ..non devo dirti io quanta risonanza c’è tra di noi. Un cammino comune il nostro e un vissuto molto simile. Io continuo ad imparare da te e tu da me …certamente staremo insieme ancora per molto perchè il nostro rapporto è un “vaso comunicante” . Grazie per esserci Amica mia!

  • Elisabetta Orefice
    21 Marzo 2023 (15:32)
    Rispondi

    Ciao Virgino, sono Elisabetta una tua affezionata lettrice. Mi trovo, in questo periodo della mia vita, a pensare e a fare come la protagonista Irene. Queste scelte le ho ponderate nel tempo e sono state piano piano messe in pratica.
    I “problemi” che incontro sono sempre gli stessi e ricorrenti tra le persone che non comprendono la scelta. L’imposizione di ciò che dovremmo essere per apparire “sani di mente” è davvero una catena che dovemmo spezzare da dentro di noi, per noi è per gli altri. Io continuo con amore.

    • Virginio De Maio
      21 Marzo 2023 (15:45)
      Rispondi

      Cara Elisabetta, tu lo sai che questo processo di “guarigione” comprende gli ostacoli (sottoforma di persone, pressione sociale, convenzioni e convinzioni contrastanti) per permetterti di creare un’ossatura capace di reggere la Verità! Questa è accecante, per certi versi spaventosa perchè ti mette tra le mani talmente tanto potere da restarne spaventata …e allora l’intelligenza divina cosa fa? ..ti manda qualche persona contraria, un ambiente ostile, l’imprevisto, la sofferenza, affinché tu possa avvicinarti alla Verità un po’ alla volta, per abituarti e riuscirla a gestire …La tua arma potente è l’Amore contro di esso/essa nulla può resistere

  • Mariagrazia
    21 Marzo 2023 (17:04)
    Rispondi

    ciao Virginio … prima di tutto grazie per tutte queste magnifiche pillole. Tutto questo mi è successo sin da bambina … quando mi hanno portato a Milano lontano dai miei genitori e ho sempre saputo che dovevo camminare da sola … forte e decisa … ed è quello che ho sempre fatto. Alcune volte ho toccato il fondo ma subito in me la reazione che assolutamente non era così che volevo vivere. Rimboccarsi le maniche sempre in ogni occasione e di strada ne ho fatta molta lottando sempre con decisione per quello che mi faceva bene e allontanando quello che mi portava giu. A 50anni ho preso una grande decisione .. mollato tutto e tutti … lavoro e venduto casa … e ricominciato da zero in un altro paese dove non conoscevo nessuno. Sono ormai 22anni che vivo qui … ho comprato casa e mi sono buttata a gestire un B&B … mai fatto prima. Ora sono serena e consapevole della mia forza interiore … ho perdonato e mi sono perdonata con il tuo aiuto e di questo non finirò mai di ringraziarti . Ogni giorno lo affronto con serenità e mi faccio scivolare tutte quelle cose che non mi fanno star bene … come se non esistessero … non fanno parte della mia vita … ma sono consapevole di tutto il negativo che mi circonda e se me lo trovo davanti capisco subito come lo devo affrontare. La mia arma è il sorriso e il sentimento di amore che ho verso tutto e tutti e percepisco di vivere in una bolla che mi protegge. Un caloroso abbraccio a te e a tutti quelli che percorrono questa strada. TANTO AMRE A TUTTI!!!!

    • Virginio De Maio
      21 Marzo 2023 (19:25)
      Rispondi

      la tua storia mi emoziona Mariagrazia! Sei una forza della natura …ed emani un’energia incredibile. Grazie a te per aver fatto parte per un po’ della mia vita, e ora che abbiamo camminato insieme le nostre anime sono inseparabili. Grazie ci rivediamo in giro

  • Antonio
    21 Marzo 2023 (19:00)
    Rispondi

    Grazie Virginio, saperti vicino mi riempie di commozione e gratitudine.
    Un caloroso abbraccio a tutte le belle anime di questo viaggio.

    • Virginio De Maio
      21 Marzo 2023 (19:26)
      Rispondi

      ..fortunati noi Antonio ad averci incontrati! ..era destino. Grazie e un enorme abbraccio!

  • Laura
    21 Marzo 2023 (19:51)
    Rispondi

    A volte sento il peso dei miei ruoli che nella vita ho scelto di avere, vorrei liberarmi di tutto e far finta che non ho costruito nulla. Oggi ho capito che queste responsabilità sono in realtà dei doni e imparare a gestirli non è un insegnamento per me, ma per chi mi è vicino perché attraverso me traggano esempio per affrontare con coraggio la loro vita. Sono solo uno strumento per aiutare coloro che amo.
    Grazie Virginio per queste riflessioni che mi fanno riflettere e mi fanno accogliere amorevolmente il mio ruolo nella vita

    • Virginio De Maio
      22 Marzo 2023 (8:53)
      Rispondi

      che straordinaria consapevolezza Laura!! questa è ORO. Agire sapendo che tutto quello che “affrontiamo” è un esempio per le persone che amiamo ci permette di espandere costantemente il nostro “significato”. Grazie a te per essere questo “messaggio” di integrità

  • MARIA LUISA SABADINI
    21 Marzo 2023 (22:49)
    Rispondi

    Grazie, Grazie, Grazie.
    Ci vediamo in giro
    Lella

    • Virginio De Maio
      22 Marzo 2023 (8:55)
      Rispondi

      …certo! Maria Luisa…vedrai che prima o poi accade davvero! Un abbraccio

  • mariacristina
    23 Marzo 2023 (16:44)
    Rispondi

    Mariacristina
    Grazie per questi momenti profondi.

    • Virginio De Maio
      27 Marzo 2023 (9:42)
      Rispondi

      Grazie a te Mariacristina per Esserci sempre! Ci rivediamo in giro

  • Anna
    25 Marzo 2023 (21:07)
    Rispondi

    Ciao Virginio se son qui a godere delle tue pillole è perchè ho letto il tuo libro, seguito il percorso filmatrix e attraverso i tuoi suggerimenti sui film da vedere mi hai aiutato nel mio cammino di consapevolezza e ancora lo fai ….ci si vede in giro!!!

    • Virginio De Maio
      27 Marzo 2023 (9:44)
      Rispondi

      Grazie Anna ..tutti abbiamo sempre bisogno di conferme, un segnaposto che ci dica che la strada è quella giusta. Il tuo cammino per me è un “”segnaposto” ..e possiamo continuare a camminare insieme. Ci rivediamo in giro


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