La forma dell’acqua: quando l’amore vince gli Oscar

Scritto il 7 Marzo 2020

Che questo film avesse qualcosa di speciale ce ne eravamo accorti tutti. Una miniatura della vita, un contenitore in cui abbiamo ritrovato il “Tutto”, dalla crudeltà all’amore, senza esclusione di colpi. L’amore vince e la “forma dell’acqua” ci avvolge come se fosse l’essenza della vita stessa.

Guillermo del Toro avanza con questo parallelismo tra l’acqua e l’amore, entrambi senza forma, ma entrambi capaci di travolgere qualsiasi ostacolo sulla strada dell’evoluzione.  Quando vidi per la prima volta il film in lingua originale, il significato mi restò addosso per diversi giorni : esiste un’unica verità.

Da quel momento fino alla vittoria degli Oscar è passato del tempo durante il quale ho pensato spesso a cosa  Del Toro abbia voluto dirci con quest’opera.

Forse, a volte, per trionfare l’amore ha bisogno di farsi strada tra la violenza e il dolore, come un insistente trivellare nella roccia dell’ignoranza umana. Forse  è più facile che l’amore si riconosca in chi non ha parole, in chi non usa il linguaggio verbale per comunicare, ma l’emanazione energetica dei propri corpi, della propria mente e del proprio cuore.

Non lo so ancora, forse sarà più chiaro anche per me alla fine di questo articolo. E’ la storia dei due protagonisti, lei un’insuperabile e dolce Eliza affetta da mutismo, e lui un uomo anfibio, venerato come un Dio in Amazzonia, catturato e reso prigioniero da un colonnello sprezzante e violento.

Eliza, trattata con superficialità e distanza da tutti gli uomini a causa dei suoi limiti con il linguaggio, trova in quello strano compagno, anch’egli incapace di comunicare a parole, prima un amico e poi l’amore.

Allora insieme ci chiediamo se l’amore abbia davvero un linguaggio senza “verbo”  e se  il principio su cui basare l’intera esistenza di ogni cosa non sia la sola “vibrazione” . “Al principio era il verbo” , così come riportato nelle sacre scritture, sembra avere un’ampia interpretazione sotto questo aspetto: “ In principio erat  verbum”  dove “verbum” significa “suono” o meglio ancora “vibrazione”.

Così la vera protagonista di queste prime immagini del film è la musica. E’ attraverso la musica che i due protagonisti possono comunicare,attraverso versi e suoni possono percepire i loro intenti e aprirsi con fiducia all’altro. 

L’amore ha un’origine ? L’amore ha una razza ? A quanto pare l’amore non ha neppure una forma, ma come l’acqua avvolge tutto e vibra. Qui assistiamo alla disfatta delle “parole”, sopravvalutate e fredde. Quelle parole con cui a volte si possono costruire ponti, e questo è vero, ma che in preda all’ignoranza vengono usate per costruire muri.  Con le emozioni invece non si sbaglia, con la musica e le vibrazioni ci sono solo due risultati : l’amore o l’odio.

E se per orientarci nelle scelte quotidiane usassimo lo stesso criterio che Eliza e il suo amato hanno usato per diventare immortali?  Ascoltare e sentire ciò che ci fa stare bene ( Caparezza docet : -) )

In questa scena del film ne abbiamo un bellissimo esempio :

 

Poi arriva il momento in cui la parte peggiore dell’uomo, qui rappresentata dal colonnello Strickland, vuole prevalere sulla natura. Così quello che per le antiche popolazioni amazzoni (ben più avanti della nostra “moderna” civiltà) rappresenta una creatura divina, rischia di essere vivisezionato. Eliza chiede aiuto al suo amico Giles per strappare l’anfibio alla morte. Lo fa con tutta se stessa , con il rispetto profondo per un altro essere vivente. Tutti dovremmo guardare alla determinazione di Eliza come ad un esempio , un modello per affrontare la superficialità dilagante che rende l’uomo sempre più meschino di fronte alle differenze di ogni genere. Un cinismo crescente che ritroviamo anche nello stesso Giles.

Questa è forse la scena “quantisticamente” più significativa. Non c’è bisogno del “parlato”, basta osservare gli occhi di Eliza per essere invasi da un bisogno di comprensione e tolleranza e per volere all’istante ciò che lei desidera con tutto il cuore. Quando Giles borbotta qualcosa del tipo “non è neppure umano” , lei risponde “se non faremo nulla per fermarli, allora non lo saremo neppure noi”. 

Più si va avanti e più i messaggi diventano sottili:  l’amore che di fisico non ha nulla, guarisce il cuore, ma anche il corpo. Simbolica la scena in cui l’anfibio entra in contatto con Giles poggiando le mani sulla testa  e trasmettendo un pensiero di  amore che lo guarirà dalla ferita  e addirittura gli farà ricrescere i capelli.

Chi siamo dunque noi per poter giudicare l’altro ? In che modo le differenze ci rendono migliori o peggiori  di un altro essere vivente ? Ogni volta che rifletto su queste domande non posso fare a meno di rivalutare la mia stessa vita.

Essere, fare, avere cose diverse rispetto agli altri è solo un arricchimento e non certo un modo per distinguermi.

Da un punto di vista emotivo e “filmatrixiano” la sceneggiatura rischia più volte di essere censurata. Tuttavia, restando presenti , nei pochi momenti di violenza è possibile analizzare lo scorrere della trama senza partecipare attivamente all’orrore di cui siamo capaci. Se c’è una cosa di cui vado particolarmente fiero è questa consapevolezza trasmessa attraverso il mio libro. Oggi possiamo sfruttare i film per cambiare in meglio, senza partecipare inconsciamente al gioco delle emozioni negative.

Sul finale Eliza viene ferita gravemente, forse uccisa, mentre il suo piano di liberare in mare l’anfibio è scoperto e deviato. La strana creatura , con poteri di guarigione l’avvolge e la trasporta con se nel suo mondo, il mondo dell’acqua. Qui lei rinasce, apre all’improvviso gli occhi  e ricomincia a respirare. Forse i poteri  dell’anfibo vanno oltre, forse hanno avuto la capacità di farle spuntare le branchie. Ma ormai siamo alla fine e i dettagli poco importano, ciò che conta è l’amore che trionfa, o meglio la sua forma.

Ora per me tutto si fa più chiaro e anche se qui ci fosse il regista a smentirmi, voglio ricordarlo così questo finale. Voglio che per me significhi questo.

Cosa vuole dirci Guillermo del Toro con questo film ? Che l’amore è dappertutto, dal  momento che su questa terra la massa dell’acqua è del 71% , che nell’uomo è del  72% e che l’acqua ha una memoria. Lo fa chiudendo il film con una poesia “sussurrata da una persona innamorata centinaia di anni fa :

 “incapace di percepire la tua forma ti trovo ovunque intorno a me. La tua presenza mi riempie gli occhi con il tuo amore, il mio cuore si fa piccolo perché tu sei ovunque” .

L’amore è in ogni cosa.

Dalle sale siamo usciti tutti un po’ anfibi, siamo andati a fondo insieme ai protagonisti e abbiamo alzato gli occhi al cielo a guardare quella luce. La stessa luce che le prime forme di vita su questo pianeta guardavano dalle profondità degli oceani.

Quella luce che è tutto, felicità, speranza e ragione di vita.

Noi ci rivediamo in giro

Virginio

p.s.: ecco la scena finale del film. L’ho tagliata appositamente lasciando la musica di coda. Credo davvero che “musica” sia un sinonimo di “amore”

 






44 Commenti a "La forma dell'acqua: quando l'amore vince gli Oscar"

  • lucia leopardi
    5 Marzo 2018 (19:08)
    Rispondi

    QUELLO CHE HO VISTO ED ASCOLTATO E…SPLENDIDO!!!

    • Virginio De Maio
      6 Marzo 2018 (8:59)
      Rispondi

      … vero, Lucia ..e allora ci rivediamo in giro

    • Antonia Latorraca
      11 Gennaio 2022 (15:30)
      Rispondi

      Meraviglioso film, grazie di esistere,Virginio!

      • Lucia
        1 Maggio 2022 (8:00)
        Rispondi

        Che bello …commovente,l’Amore e commove!!!nte

      • Catia
        4 Marzo 2024 (10:26)
        Rispondi

        Splendide scene energia e sinergia tra acqua e amore che completano e uniscono all’unisono
        Che meraviglia ❤️

  • MariaGrazia
    5 Marzo 2018 (19:08)
    Rispondi

    mamma mia che emozione …. amore allo stato puro

    • Virginio De Maio
      6 Marzo 2018 (8:59)
      Rispondi

      ..si Maria Grazia guardando l’intero film ancor di più … ci rivediamo in giro

  • Mariella
    5 Marzo 2018 (19:39)
    Rispondi

    Sono rimasta inizialmente sorpresa per la presentazione di questo film perché per come ricordavo aveva dei punti in sospeso ….
    Poi ho letto le seguenti parole : / da un punto di vista emotivo e fimatrixiano la sceneggiatura rischia di non collimare non il presupposto di Filmatrix
    Tuttavia, nei pochi momenti di violenza è possibile lo scorrere della trama senza partecipare attivamente al l’orrore di cui siamo capaci /

    Così ho trasfigurato l’azione è ho compreso
    Grazie

    • Virginio De Maio
      6 Marzo 2018 (9:01)
      Rispondi

      eh si Mariella oggi che siamo consapevoli possiamo difenderci. Anche io come te non amo affatto le scene violente, di sangue o particolarmente cariche di “ansia” , ho imparato a dissociarmi. Altrimenti ci perderemmo tantissimi film validi . Un abbraccio e ci rivediamo in giro

      • Teresa
        6 Marzo 2018 (10:17)
        Rispondi

        Bellissimo il commento di Virginio.Condivido pienamente. Quando ho visto il film mi sono emozionata e virtualmente ho fluttuanti insieme ai protagonisti facendomi cullare dall’ acqua e dall’ amore. È stato bellissimo la percezione di tutto ciò

  • Andrea
    5 Marzo 2018 (22:20)
    Rispondi

    Grazie Virginio… spettacolare…. spero sia già noleggiabile perché lo voglio vedere. 👋

    • Virginio De Maio
      6 Marzo 2018 (9:02)
      Rispondi

      noleggiabile non so Andrea, ma di sicuro lo trovi in streaming . Un abbraccio e ci rivediamo in giro

  • alfreda
    6 Marzo 2018 (8:26)
    Rispondi

    queste scene mi hanno riaperto il cuore all amore universale , quell’amore che quando lo percepiamo è pieno di emozione, di compassione…e di rimpianto per il ricordo di dove…veniamo….e di chi siamo….esseri immortali…scintille divine …incarnate per aiutare noi…e chi lo desidera….grazie..grazie..grazie…

    • Virginio De Maio
      6 Marzo 2018 (9:04)
      Rispondi

      Si Alfreda , per me è stato soprattutto il momento in cui lei cerca di salvarlo ad ogni costo . Ti consiglio tutto il film (a tratti ti toccherà raddrizzarti sulla sedia per evitare che le scene ti coinvolgano emotivamente) ma vale la pena. Ci rivediamo in giro

  • Salvatore
    6 Marzo 2018 (9:19)
    Rispondi

    Ho già visto il film,non ho commenti,solo un piccolo suggerimento per chi ancora non lo ha visto.Predisporsi alla visione senza alcuna aspettativa,lascianrsi andare,magari connetendosi con i suoni e le immagini e vivere intensamente tutte le emozioni che …

    • Virginio De Maio
      8 Marzo 2018 (8:57)
      Rispondi

      …ottimo suggerimento Salvatore . Ci rivediamo in giro

  • Teresa
    6 Marzo 2018 (16:19)
    Rispondi

    Bellissimo il commento di Virginio.Condivido pienamente. Quando ho visto il film mi sono emozionata e virtualmente ho fluttuanti insieme ai protagonisti facendomi cullare dall’ acqua e dall’ amore. È stato bellissimo la percezione di tutto ciò

    • Virginio De Maio
      8 Marzo 2018 (8:59)
      Rispondi

      grazie Teresa… ci rivediamo in giro, magari in fondo agli oceani

  • selenia
    7 Marzo 2018 (12:54)
    Rispondi

    Mi piace pensare all’acqua come quella distesa limpida e cristallina dove fluttuano le nostre anime. Il suono e l’acqua un connubio divino e mi viene in mente Maseru Emoto e le vibrazioni che nell’acqua compongono un’armonia di amore perfetto, universale. Scene molto intense dove. esiste solo il linguaggio dell’anima. Grazie Virginio

    • Virginio De Maio
      8 Marzo 2018 (9:01)
      Rispondi

      Penso Selenia che nel titolo “the shape of water” ci sia anche un riferimento a Masaru Emoto ..chissà Ci rivediamo in giro

  • filmatrix
    12 Marzo 2018 (5:58)
    Rispondi

    “Musica sinonimo d’Amore”
    Grande! 😉

  • Maria Grazia
    12 Marzo 2018 (14:25)
    Rispondi

    Hai colto nel segno il vero messaggio del film è in modo poetico…

  • Sharon
    16 Marzo 2018 (18:01)
    Rispondi

    vediamo di indagare Grazie Francesca!

  • AMADO
    4 Aprilee 2018 (0:11)
    Rispondi

    Mi pare benissimo, e io sono messicano, anche il produttore é messicano
    saluti per tutti

  • Nella
    4 Aprilee 2018 (14:52)
    Rispondi

    Grazie Virginio! Adoro i film e condivido tantissimo di quanto esprimi, anche nel tuo libro … In queste emozionanti scene quanta voglia di amare e di amore … Di rinascere nell’essenza del vero sentire/sentimento dove tutto è suono/vibrazione !!! Nel silenzio del profondo del cuore la vera dimensione della Vita che esprime il divino …
    Un abbraccio

  • BestMamie
    13 Aprilee 2018 (22:21)
    Rispondi

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  • Silvia
    18 Aprilee 2018 (20:25)
    Rispondi

    e…avete notato che la ferita che lei ha sul collo, cicatrici di violenze passate, si trasforma nel modo in cui lei potrà’ vivere sott’acqua?

    • Franca Balestri
      4 Agosto 2020 (23:29)
      Rispondi

      Grazie Virginio , ho fatto un bellissimo viaggio tra le tue parole e le scene del film che hai scelto. Mi sono commossa.

  • Maria Grazia Algisi
    5 Agosto 2020 (7:45)
    Rispondi

    film meraviglioso …. e grazie per averlo riproposto … AMORE ALLO STATO PURO

  • Elisabetta
    11 Agosto 2020 (19:01)
    Rispondi

    Ogni volta una sincronicità che si manifesta nella vita di tutti i giorni mi fa capire che “tutti i giorni” non è scontato, farsi carico delle fessure della nostra esistenza riempite sino a traboccare ci rende vivi senza dover aspettare a domani. Quando mi pervade un’emozione cosi profonda da farmi capire davvero che cosa significa amare se stessi e l’altro non posso fare solo che arrendermi a ciò che l’universo vuol fare di me. Virginio, non ti ringrazierò mai abbastanza per il lavoro che fai per noi, ci ri-vediamo in giro? grazie!

  • Katia
    12 Settembre 2020 (7:52)
    Rispondi

    Quello che ho visto e letto in questo articolo mi ha colpita profondamente…in particolare l’aspetto dell’amore che guarisce, bellissima la metafora che lo riporta all’acqua che ti avvolge ma non ha forma … e che amare abbatte tutte le diversità e ci rende migliori! ancora la musica che ha la facoltà di superare lingue e distanze, di portare le anime a ritrovarsi… grazie x questi spunti e per il lavoro che fai! Katia

  • Pietro Langella
    30 Settembre 2020 (14:04)
    Rispondi

    Non ho mai visto questo film, le scene scelte comunque mi hanno convinto a vederlo tutto. E con l’introduzione di Virginio lo assaporerò meglio, più in profondità, ad un’ottava più alta, se vogliamo parlare di frequenze. Comprai il tuo libro appena fu pubblicato e come insegnante volevo introdurlo a scuola. Vivo a Napoli e credo fermamente che per i ragazzi di questa città formarli con questo progetto sarebbe stato eccellente, ma al momento non sono riuscito a convincere i presidi che si sono succeduti ad investire nel tuo progetto. E’ straordinariamente valido per noi adulti, figurati per ragazzi dai 10 ai 18 anni. hai fatto un lavoro unico nel suo genere cosa che, nel mio piccolo provai a fare anni fa. Il mio sogno? Portarti a scuola dove insegnerò questi ultimi 2 anni prima di andare in pensione, lasciando qualcosa di propositivo ai nostri alunni e futuri uomini e donne di questo mondo, di questo mondo capace di cose meravigliose e di crudeltà inimmaginabili. Se solo si potesse partire dagli asili per educare gli infanti allo “sconosciuto” di cui loro non hanno apura come noi adulti. Probabilmente assisteremmo ad una rinascita fantastica dell’umanità tutta.. Dio ti benedica, Virginio. E che il mio sogno possa avverarsi.

  • Pietro Langella
    30 Settembre 2020 (14:06)
    Rispondi

    Scusami per l’arroganza: “Il nostro sogno”

    • Maria Grazia Algisi
      30 Settembre 2020 (15:18)
      Rispondi

      PIENAMENTE D’ACCORDO … penso che questa esperienza per i bambini sia molto importante … dovrebbe essere Virginio a proporla direttamente …. noi dobbiamo aiutare i nostri piccoli a rimanere “spontanei” e sicuramente con un po di lavoro extra si potrebbe trovare spezzoni di film adatti dai piu piccoli ai piu grandi …. chissà … un caloroso abbraccio da una nonna

  • carla coriani
    22 Novembre 2020 (18:07)
    Rispondi

    Un film meraviglioso… grazie di cuore

  • Verena
    22 Novembre 2020 (22:19)
    Rispondi

    Meraviglioso ho visto il film per intero quando è uscito la frase che mi viene di pancia: un film sul mostro che non ha niente di mostruoso , mi invita ad andare oltre il giudizio …..il vero guaritore è
    l’acqua informata dalla vibrazione …..che a sua volta informa le cellule .Grazie Virginio

  • Maria Luisa
    10 Febbraio 2021 (18:39)
    Rispondi

    Ho visto il film due volte appena uscito quando ancora c’erano polemiche sull’oppotunità o meno di premiarlo. Mi è piaciuto molto ma lo rivedrei volentieri dopo le tue considerazioni . Gli spunti di riflessione sono tanti e, presi dalla trama , a volte non si notano. Io l’ho vissuto come una bellissima favola , solo ora capisco bene l’importanza dell’acqua, della ” diversita’ dei due protagonisti che si comprendono al volo. Anche allora ero rimasta sorpresa dall’espressività dell’Anfibio, della dolcezza che sa esprimere attraverso lo sguardo. La perseveranza di Eliza, la sua ostinazione che risultano vincenti mi fa pensare a quello che tante volte tu hai ripetuto: ci vuole costanza per ottenere qualcosa , non aspettarsi Miracoli ma crearli credendoci con tutti noi stessi. Grazie, Grazie ,Grazie

  • Ornella Paterno
    16 Febbraio 2021 (23:06)
    Rispondi

    in realtà trovo che qui il tutto si muove in tre fluidi : aria acqua musica, tre densità d’espressione della vibrazione in cui si muove questa realtà, questa vita, ma la parte più sottile è la comprensione di due esseri e il loro sentimento , sentire e condividere chi sono veramente, liberi e veri. Una poesia d’intenti che raggiunge altezze e dolcezze indescrivibili, bisogna solo nutrirsi di ciò che si donano e di ciò che ci donano, per raggiungerli forse un pò… si magnifico…

  • Lucia
    24 Marzo 2021 (14:50)
    Rispondi

    E’ un film che amo moltissimo e ti ringrazio della tua profonda analisi sul significato dell’amore , quell’amore che cerchiamo turtti e che non ha forma ,ma travolge se incontri ….grazie

  • Gianmaria
    8 Gennaio 2022 (17:59)
    Rispondi

    Bello! Credo che Del Toro sia un perfetto esempio di regista autore che, pur muovendosi come dici bene all’interno di generi poco filmatrixiani, lavora splendidamente con le emozioni. Personalmente amo molto anche “Il labirinto del fauno”, che molti considerano un film troppo triste ma che trovo abbia un grande valore catartico nella sua poeticità. Comunque è sempre bello quando un finale fa scendere le lacrime, perché credo sciolga sempre qualcosa e apra un po’ il cuore. E forse ogni lacrima libera un po’ di quella creatura selvaggia mortificata dentro la gabbia del nostro io.

  • Daniela Franca
    8 Gennaio 2022 (22:09)
    Rispondi

    Grazie Virginio, mi hai fatto vivere tante emozioni, immagini e musica che arrivano al cuore, il tuo commento è una guida ispiratrice di pensieri edificanti che mi aiutano ad osservarmi nel profondo, grazie sempre sei benedetto

  • Debora
    17 Aprilee 2023 (13:12)
    Rispondi

    Sono d’accordo, nonostante qualche scena di violenza questo film merita di essere visto. Sapevo l’esistenza di questo film ma non mi ero mai decisa a vederlo. Tra qualche sorriso, tante emozioni. Che bella storia di amore, connubio tra umanità e “animalità”.

  • Marina Costa
    30 Agosto 2023 (11:45)
    Rispondi

    Un film meraviglioso che mi commosse alle lacrime all’epoca e che anche oggi mi ha commossa di nuovo…..davvero una storia incredibile e molto profonda come significato, grazie Virgilio per avercelo riproposto, un abbraccio!

  • Cinzia
    6 Novembre 2023 (19:39)
    Rispondi

    Bellissima storia…molto emozionante…l’AMORE vince sempre.


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